«La farmacia di Coppito non dev’essere trasferita»

La commissione Garanzia boccia il progetto di spostarla in una sede alternativa Resta in piedi l’ipotesi Agorà, la battaglia si sposta in consiglio comunale

L’AQUILA. La commissione consiliare di Garanzia e controllo ha bocciato il trasferimento della farmacia di Coppito. Un provvedimento, previsto nel piano di riorganizzazione delle farmacie che insistono sul territorio comunale, duramente contestato dai residenti, che hanno raccolto un migliaio di firme contro la scelta del Comune.

Ieri, in tanti hanno seguito la seduta della quinta commissione, presieduta da Raffaele Daniele, con la presenza dell’amministratore unico dell’Afm Giorgio Masciocchi. Dopo una lunga discussione, la commissione ha approvato una mozione, che verrà presentata in consiglio comunale, in cui si dice stop allo spostamento.

«La farmacia di Coppito», commenta il consigliere di opposizione Roberto Tinari, «non si tocca. Come tanti anni fa, quando portai in Comune i bambini armati di palloncino per difendere la scuola elementare, sono stato sostenuto dai miei amici. La farmacia di Coppito è salva. Non si sposta. Una bella vittoria». L’ultima parola all’assise comunale.

«Ho spiegato il percorso che stiamo seguendo», ha precisato Masciocchi, «su indicazione dell’amministrazione. E abbiamo avviato un’indagine esplorativa, dopo la ridefinizione della pianta organica delle farmacie. Il tutto, con un occhio sempre attento ai servizi verso i cittadini e all’ottimizzazione della gestione».

Due le sedi alternative, rispetto all’attuale, che si trova in via Preturo, già individuate: una nel centro commerciale Agorà e l’altra in un locale adiacente alla sede Inail, tra ospedale e università. L’avviso prevede che i nuovi locali abbiano una superficie calpestabile di minimo 100 metri quadrati, ma non oltre i 200, e almeno due vetrine per esposizione sull’esterno. Necessario anche uno spazio per i parcheggi. La decisione di chiudere la farmacia di Coppito, come spiegato a suo tempo anche dal sindaco Massimo Cialente, è legata alla volontà di «rintracciare un altro immobile, in posizione più adiacente al polo universitario-ospedaliero, in un luogo maggiormente fruibile dai cittadini e ciò in virtù», si legge nell’ordinanza, «del preminente interesse pubblico legato alla necessità di garantire una maggiore accessibilità dell’utenza». Il piano rientra nella nuova zonizzazione, completata a ottobre 2016. Il sindaco non cambia idea: «I conti non sono in pareggio, quindi il progetto va avanti. Per me il trasferimento resta valido, altrimenti vado alla Corte dei conti».(r.s.)

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