La prima dello stadio Acquasanta, all'Aquila si apre una nuova era

Oggi inaugurazione col match di serie D con il Monterosi. Tifosi e curiosi ieri hanno visionato in anteprima la struttura

L’AQUILA. L’attesa è finita: oggi alle 15 L’Aquila Calcio esordirà nello Stadio di calcio “Gran Sasso d’Italia-Italo Acconcia” in occasione della prima del campionato di serie D, girone G, con Monterosi.

Tifosi e addetti ai lavori sono stati un’intera settimana con il fiato sospeso dopo l’annuncio di un probabile debutto nel nuovo impianto senza barriere e, con l’ordinanza firmata giovedì dal sindaco Massimo Cialente di intesa con la Prefettura, oggi finalmente la città abbraccerà il nuovo stadio anche se la capienza è ridotta a 1.500 posti rispetto alle 7.500 persone previste a pieno regime, di cui 6.800 posti a sedere.

La curva Sud potrà ospitare 700 spettatori e la tribuna principale 800 con ormai oltre 1.000 posti già accaparrati tra biglietti e abbonamenti. Negli ultimi giorni si è provveduto a tinteggiare i muri, asfaltare la curva Sud, pulire quattro spogliatoi che verranno utilizzati per la gara e ridisegnare le strisce pedonali del parcheggio. Una corsa contro il tempo che non ha scoraggiato il lavoro sinergico di Comune e società rossoblù.

Inutile negare che bisognerà continuare a ultimare l’impianto e dal 5 settembre in poi, cioè da lunedì, i lavori continueranno per far sì che si arrivi a domenica 24, giorno in cui è prevista la seconda gara interna della formazione di Massimo Morgia, al meglio e senza deficenze. Già oggi saranno attive le 107 telecamere posizionate e la sala del Gos, Gruppo operativo sicurezza, sarà operativa. Per un’incomprensione con la ditta di pulizie non sarà disponibile la sala stampa e la società sta allestendo uno spazio con il cartellone pubblicitario per le interviste. Da montare anche la cabina stampa; per oggi è previsto un impianto di amplificazione provvisorio posizionato nell’altra tribuna che sarà chiusa. Stando agli spogliatoi ne saranno disponibili quattro da utilizzare per le formazioni, arbitri e infermeria. Rossoblù gli spogliatoi delle due squadre con L’Aquila Calcio che oltre ai colori sociali ha anche lo stemma sugli armadietti.

Ieri si è provveduto a cambiare i soffioni delle docce. Oggi è prevista la presenza di steward ed è attivo il servizio di prevenzione dagli incendi e autobotte. Anche alla vigilia si è lavorato per presentare al meglio la struttura che dopo il terremoto del 6 aprile 2009 ospitò una tendopoli e domani tornerà sul sintetico di ultima generazione un “pallone della speranza”.

Mentre si fissavano le porte e si posizionavano i cartelloni pubblicitari, con tifosi e curiosi che si alternavano per un’occhiata in anteprima, il diggì dell’Aquila Calcio, Fabio Guido Aureli, è tornato indietro nel tempo.

«A fine marzo 2010 erano rimaste 2-3 tende sparse e andai a fare un sopralluogo con l’allora presidente rossoblù Elio Gizzi e Giampaolo Arduni, allora vicesindaco e assessore allo Sport. Dove c’è la panchina dell’Aquila Calcio trovai un pallone da calcio e promisi a Gizzi di tirarlo fuori quando ci sarebbe stata l’inaugurazione dello stadio. Dopo sei anni, quel pallone tornerà in questo stadio in uno scenario mozzafiato. Si spera che complici le prestazioni della squadra riaccenda la speranza dei nostri tifosi».

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