Lacrime e fiori bianchi in chiesa per l’ultimo saluto a Stella Luciani 

Domenica scorsa la 21enne era rimasta coinvolta in un incidente sulla superstrada per Bazzano Il dolore dei parenti e degli amici della ragazza deceduta poche ore dopo il ricovero in ospedale

L’AQUILA. Due ali di folla commossa hanno atteso l’arrivo della bara bianca per l’ultimo saluto a Stella Luciani, la 21enne dell’Aquila rimasta coinvolta in un tragico incidente stradale e morta dopo poche ore all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Lo schianto si è verificato domenica scorsa lungo la superstrada 17 ter per Bazzano. I funerali sono stati celebrati ieri mattina nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Pettino. Familiari e amici non sono riusciti a trattenere le lacrime e la disperazione. Sulla bara è stata adagiata una corona di fiori bianchi, il colore della purezza di una ragazza che aveva tutta una vita davanti a sé. Vita che si è interrotta improvvisamente sull’asfalto una domenica pomeriggio come tante. «Ci viene da chiederci perché la vita ci mette di fronte a situazioni dolorose come questa», ha esordito don Pino Del Vecchio nell’omelia, «di fronte a un dolore così solo il legame d’amore e d’amicizia che vive tra di noi ci aiuta a entrare nel cuore di chi vive un dramma così forte in prima persona perché tutti noi siamo legati gli uni agli altri da un filo invisibile. È di fronte a situazioni come queste che ci accorgiamo quanto siamo fragili», ha proseguito il sacerdote. «La scrittura dice che la vita è come un fiore che al mattino sboccia e alla sera si secca. Ma la nostra vita non si deve misurare sulla lunghezza. Nel nostro cuore risiede il desiderio di eternità: una vita buona, una vita bella e una vita vera», ha sottolineato don Pino, «non è data dal numero degli anni, ma dalla sua qualità, da come l’abbiamo spesa nell’amore. Siamo tesori preziosi in pasta di creta, si legge nelle scritture, e quando veniamo attaccati da situazioni come queste siamo come vasi che si rompono e frantumano, ma che comunque dentro hanno una ricchezza». Dietro la bara c’erano mamma Melita, papà Berardino e il fratello maggiore Giuseppe. Intorno a loro si sono stretti i parenti, la comunità albanese della città, gli amici e le amiche di Stella e gli ex compagni di classe dell’istituto Leonardo Da Vinci. Gli ultimi istanti di vita della bella e giovane Stella resteranno immortalati per sempre in una storia condivisa su Instagram in cui la 21enne rideva e scherzava con gli amici ignara di quello che le avrebbe riservato un crudele destino. Stella è salita sulla sua Kia per andare a prendere un’amica a Paganica, ma a quell’appuntamento non è mai arrivata. Dopo aver perso il controllo dell’automobile in prossimità di una curva si è ribaltata. Poi la corsa disperata in ospedale e il decesso nella notte. (f.d.m.)
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