Ladri scatenati a L’Aquila, cittadini in campo: si parte col controllo di vicinato

21 Dicembre 2025

Da domani sarà possibile inoltrare la propria candidatura per svolgere compiti di sorveglianza attiva. L’assessore Cucchiarella: «L’obiettivo è quello di lavorare sulla prevenzione dei reati. No alle ronde»

L’AQUILA. Al via all’Aquila il controllo di vicinato. Questa la risposta di Comune e prefettura all’ondata di furti che sta colpendo il capoluogo di regione, con diverse abitazioni ed esercizi commerciali finiti nel mirino dei malviventi, specialmente nella zona Ovest. Ladri e delinquenti in genere dovranno così guardarsi non più solo dai legittimi proprietari di case e negozi, ma anche dai vicini, adesso chiamati in prima persona a tenere sotto controllo il proprio quartiere. Ad annunciare l’avvio del progetto è stata l’assessore alla polizia municipale, Laura Cucchiarella, che ha spiegato come da domani sarà possibile per chiunque aderire all’iniziativa e svolgere compiti di vigilanza attiva. Nessun via libera alle ronde cittadine, però. Solo uno strumento in più di coordinamento tra cittadini e istituzioni, che andrà a sommarsi all’opera di controllo del territorio già svolto dalle forze dell’ordine e all’implementazione del sistema di videosorveglianza cittadino a cura dell’assessore Fabrizio Taranta.

L’ANNUNCIO

«Dopo la firma del protocollo tra il Comune e la Prefettura, si parte con il progetto di controllo di vicinato che vede coinvolti i cittadini aquilani», afferma Cucchiarella, che poi entra nel merito: «Da domani sarà possibile aderire al progetto di controllo di vicinato; sarà infatti online, sul sito del Comune dell’Aquila, la pagina che, oltre a informare circa il progetto stesso, conterrà il modulo di adesione da compilare a cura dei cittadini che decideranno di partecipare attivamente alla vigilanza del proprio quartiere. In questa prima fase», prosegue, «sarà necessario raccogliere le adesioni e smistarle in base alla zona di residenza dei partecipanti al progetto, per formare i gruppi che, attraverso WhatsApp, si scambieranno informazioni. Dal nuovo anno, insieme ai consiglieri comunali e al personale della Polizia Municipale, saremo presenti nei nostri quartieri e nelle nostre frazioni per coinvolgere la popolazione e spiegare le linee guida del progetto che, ci tengo a precisare, prevede la semplice osservazione dei dintorni della propria residenza e la segnalazione, sui gruppi, di situazioni ritenute anomale o potenzialmente pericolose. La finalità è quella di coadiuvare il lavoro delle forze dell’ordine, rendendo partecipi i cittadini che vorranno mettersi a disposizione. Questo», conclude l’assessore, «è un ulteriore strumento frutto della proficua sinergia tra Comune, Prefettura e Forze dell’ordine che, unito agli altri dispositivi già presenti, come il protocollo “Mille occhi sulla città”, l’allargamento del perimetro per il “Daspo urbano” e, in ultimo, il più recente, l’ordinanza per le “Zone a vigilanza rafforzata”, contribuirà a elevare la sicurezza dei nostri concittadini, affiancando alla repressione la prevenzione dei reati».

NO AGLI SCERIFFI

Sul punto si era già espresso il questore dell’Aquila, Fabrizio Mancini, proprio nel giorno del suo insediamento: «Credo in tutto ciò che punti in direzione di una sicurezza partecipata», dichiarò Mancini lo scorso aprile. «L’importante è che tutto rientri nell’ambito di quelle che sono le previsioni normative, quindi noi ci auguriamo che non ci siano sceriffi in giro per la città, né ronde o cose di questo tipo».