Serie B

Olzer-gol mette la quarta: «Volevo farmi perdonare»

21 Dicembre 2025

Per il fantasista è poker di reti: «Dovevo rimediare all’espulsione di Bari»

PESCARA. Voleva farsi perdonare l’espulsione rimediata a Bari e ieri ha fatto gioire i tifosi del Pescara. Quarto gol in campionato – “quasi” cinque considerando l’autorete di Mantova – , ma stavolta decisivo per la vittoria. «Sono felicissimo», racconta il centrocampista Giacomo Olzer, autore della rete del definitivo 2-1. «Fare gol verso la curva Nord è stato bellissimo. Ho calciato forte ed è andata bene», continua il 24enne fantasista arrivato a luglio dal Brescia, che si è rivelato un gran colpo di mercato. Fin dai primi giorni ha fatto vedere dinamismo e corsa, ma anche i gol. Questa è la quarta rete dopo quelle realizzate contro Cesena, Venezia e Modena. «Dovevo farmi perdonare l’espulsione di Bari e spero di aver reso felici i nostri tifosi. La festa sotto la curva Nord è stata bellissima».

Dopo il settore giovanile nel Milan e l’esplosione nel Brescia, Olzer è arrivato al Delfino ma per lui il biancazzurro era nel destino, visto che conosce benissimo l’Abruzzo. Da quando è piccolo, infatti, viene in vacanza a Martinsicuro con la famiglia. Il Delfino, dopo il fallimento del Brescia, lo ha preso a zero facendogli firmare un triennale e adesso “Giacomino” può rivelarsi l’arma in più per la salvezza. L’infortunio al ginocchio che lo ha messo ko per un mese è alle spalle. «Sto bene, la gamba c’è e penso che si sia visto», racconta il 24enne originario di un piccolo paese, Noarna, frazione del comune di Nogaredo, in Vallagarina, conosciuta anche come “la porta” del Trentino. «Questa partita con la Reggiana bisognava vincerla a tutti i costi e siamo molto contenti. Ora non dobbiamo fermarci e ci proiettiamo subito alla partita di sabato prossimo contro lo Spezia». Idee chiare per Olzer, cresciuto a pane e volley prima di innamorarsi del pallone. Entrambi i genitori, infatti, erano pallavolisti e anche lui da bambino ha iniziato a praticare la disciplina nella Itas Trento, società di serie A di volley. Alla fine, però, ha prevalso il calcio, spinto dalla passione del nonno e animato dalla venerazione verso Kakà. Il suo obiettivo è arrivare il più lontano possibile, ma prima centrando la salvezza con la maglia del Pescara.

«Questa è una vittoria molto importante che ci dà tanto morale, adesso andiamo a La Spezia per uno scontro diretto fondamentale dove vogliamo fare il massimo. Andiamo a vincere». Riccardo Capellini non usa mezzi termini e va subito a mettere il pepe sulla prossima partita del Delfino. «Devo fare i complimenti a tutti perché abbiamo fatto una grande partita. Eccetto il finale abbiamo subito pochissimo la Reggiana». E poi carica il gruppo in vista del girone di ritorno: «Gioco da alcuni anni e sinceramente quello che sta accadendo è davvero strano. Siamo una squadra che non merita di stare all’ultimo posto e lo stiamo dimostrando. Questo Pescara è forte e nelle ultime 4-5 partite sta venendo fuori quello che siamo: una squadra competitiva».

Di Capellini si nota subito il gran senso tattico. «Nasco centrocampista, faccio il difensore da cinque anni e cerco sempre di migliorare in ogni allenamento». E con la crescita di Gravillon anche lui ne ha beneficiato. «Lavora per migliorarsi come tutti, anche sui dettagli. Poi vengono fuori i frutti». E alla fine il grido di battaglia: «A La Spezia per vincere».