Le note di Morricone risuonano in centro 

L’omaggio al cittadino onorario che collaborò con l’Accademia dell’Immagine e visitò più volte L’Aquila

L’AQUILA. Una piazza Duomo assolata e semivuota, a chiudere gli occhi per un attimo, sembra la spianata del selvaggio West. Tanto che, da un momento all’altro, da via Patini, potrebbe sbucare fuori Clint Eastwood, e da via Cimino Claudia Cardinale con Henry Fonda.
Omaggio in musica, ieri sera, per le strade dell’Aquila, al premio Oscar e suo cittadino onorario Ennio Morricone, nel giorno della scomparsa (vedi articoli alle pagine 30 e 31). Le musiche del compositore sono risuonate nel centro storico, creando un’atmosfera davvero suggestiva.
«La città dell’Aquila, da oggi, è orfana di uno dei suoi figli più straordinari. Il genio non muore mai, la sua musica sarà sempre colonna sonora delle nostre emozioni», dice il sindaco Pierluigi Biondi ricordando che Morricone, insignito nel 2001 della cittadinanza onoraria, ha collaborato a lungo con l’Accademia internazionale per le arti e le scienze dell’immagine ed è stato molto presente nella vita della città. L’aquilano Gabriele Lucci, storico operatore culturale, ha curato la monografia “Morricone-Cinema e Oltre (Milano, Mondadori - Electa - Accademia dell’Immagine, 2007) che contiene testi inediti redatti dallo stesso Morricone. Numerose le sue visite e i concerti in città, prima e dopo il 2009.
«Abbiamo deciso di invitare tutti i nostri gestori di locali e bar a suonare la sua musica, così come in piazza Duomo, dal palco in fase di allestimento per i Cantieri dell’Immaginario, grazie alla collaborazione di Agorà, il cui staff collabora da sempre con Morricone», aggiungono il sindaco e il suo vice, Raffaele Daniele. Dalle 18 alle 20, dal palco in piazza Duomo, e dalle 20 alle 22 dai locali del centro storico aderenti all’iniziativa, le note dei capolavori del musicista scomparso si sono diffuse tra i palazzi rinati, i cantieri da completare e quelli ancora da avviare.
L’ex sindaco Biagio Tempesta ha scritto: «È deceduto Ennio Morricone, grande amico della città dell’Aquila. Uomo mite, sensibile, ma tanto tanto bravo. Allo stesso io, quale sindaco della città, ho dato la cittadinanza onoraria. Non vi dico il piacere con la quale la accolse. Più volte poi ci siamo incontrati o telefonati per ricordare insieme l’amore per la città. Ciao Ennio, evviva la musica».
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