Leonio, il preside con lo scopettone

Ha ripulito i bagni insieme agli studenti puniti per aver fumato a scuola

AVEZZANO. Immaginate la scena: il preside del liceo che per dare l'esempio afferra lo scopettone e pulisce i bagni della scuola insieme ai suoi studenti.

Il dirigente scolastico Ilio Leonio, del liceo classico "Alessandro Torlonia" di Avezzano, è uomo di molti fatti e poche parole. Ha iniziato la sua battaglia contro il fumo a scuola in maniera originale. I ragazzi scoperti a fumare nell'istituto, in particolare nei bagni, sono costretti a pulire i locali igienici della scuola per una settimana. Dall'inizio dell'anno sono stati sorpresi in cinque e per tutti, senza sconti, è scattata la punizione esemplare.

«Ma così ci umilia signor preside!», le proteste di un paio di questi ragazzi innamorati della nicotina. «Nessun problema», la pronta risposta di Leonio, «pulirò anch'io con voi». E con un invito a sorpresa, che ricorda un po' un duello dei romanzi di Alexandre Dumas padre, ecco la proposta che non t'aspetti: «Scegli pure: scopa o passastraccio? Se posso pulire io che sono il preside, non puoi certo rifiutarti tu che sei uno studente».

«Nel primo caso il ragazzo ha scelto la scopa e io mi sono occupato di passare lo straccio, nel secondo ho fatto l'opposto», ricorda divertito il dirigente scolastico.

Quando si dice l'esempio!

Se la ride sornione Ilio Leonio, dietro la scrivania mentre prepara la documentazione per la chiusura del primo quadrimestre.

Parliamo dello stesso preside capace di manifestare in piazza insieme agli studenti contro una riforma scolastica, quella di Berlinguer, poco gradita. È il preside "rivoluzionario" della scuola media Vivenza prima e dell'Istituto d'arte dopo.

Oggi è passato dal mondo dei colori a quello dei classici anche se gli accorpamenti del prossimo anno scolastico lo porteranno a occuparsi di entrambe le scuole, liceo classico e liceo artistico, che rappresentano anche due correnti di pensiero opposte.

Non disdegna però il confronto schietto e serrato con i suoi studenti. Studenti che nonostante le punizioni esemplari all'insegna del "no smoking" lo rispettano. «La mia è una crociata contro il fumo», sottolinea, «per i danni irreparabili che provoca a tutti, soprattutto agli adolescenti. Io sono sempre dalla loro parte, anche se qualcuno magari in questo momento non lo comprende fino in fondo. Lo faccio per tutelare la salute di chi non fuma e quando entra in bagno è costretto a respirare gli effetti nefasti delle sigarette».

Cinque studenti puniti in quattro mesi. Un bilancio positivo oppure no? «Direi molto significativo», assicura il preside, «perché rispetto all'anno scorso, quando entrando in bagno ci si addentrava in una nuvola di fumo, quest'anno la situazione è nettamente migliorata. Qualcuno continua a fumare e a farla franca, ma noi non demordiamo e non molleremo la presa. Chi sarà scoperto a fumare pulirà i bagni».

La corvè che molti giovani hanno dovuto affrontare durante il servizio militare (oltre ai gabinetti in caserma toccava pulire anche la cucina) al liceo Torlonia assomiglia tanto a una sorta di iniziazione. Il preside con lo scopettone saluta, lo aspetta una giornata pesante di lavoro e, perché no, qualche capatina a sorpresa nei bagni.

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