LFoundry, sciopero riuscito ma è scontro sulle precettazioni  

I sindacati chiedono chiarimenti all’azienda sugli interinali impiegati durante i primi 2 giorni di astensione dal lavoro

AVEZZANO. Supera la soglia dell’80 per cento l’adesione al secondo giorno di sciopero alla LFoundry e le Rsu avvertono l'azienda: noi non siamo spettatori. Dopo la prima giornata di sciopero che ha coinvolto il 70 per cento dei dipendenti della seconda notte del turno A ieri sera la partecipazione dei dipendenti del turno B è stata ancora più massiccia. Oltre l’80 per cento dei lavoratori che dovevano entrare nella fabbrica per il turno di notte hanno deciso di astenersi come forma di protesta contro il mancato coinvolgimento sia loro, sia delle Rsu nella riorganizzazione aziendale in atto.
«Alta adesione allo sciopero nella prima e nella seconda delle quattro giornate di astensione dal lavoro», hanno commentato le Rsu dell’azienda, «il tutto malgrado le numerose precettazioni e le facce nuove». Secondo i rappresentanti sindacali di stabilimento infatti «in alcuni reparti sono stati presenti solo i precettati. Questo significa una cosa molto semplice e altrettanto chiara: caro amministratore delegato, hai scelto l’esempio sbagliato! Noi non siamo gli spettatori che dopo una partita criticano l’allenatore dicendo che ha sbagliato tattica, siamo i calciatori, il tuo team. E da che mondo è mondo quando la squadra non va bene si cambia allenatore».
I delegati delle organizzazioni sindacali, che ieri sera si sono ritrovati poco prima delle 20, orario di inizio del turno, davanti allo stabilimento della zona industriale della città per esprimere la propria vicinanza ai dipendenti, hanno interrotto la trattativa con l'azienda sulle turnazioni proprio perché non erano stati avvisati di quello che stava accadendo al livello organizzativo nel sito. «Noi, i dipendenti di questo stabilimento», hanno concluso le Rsu, «abbiamo a cuore le sorti dell’azienda e vogliamo lavorare sì, ma anche essere trattati con rispetto, da persone perbene quali siamo, non da anonimi numeri di matricola che tanto se vanno via ti fanno un favore perché spendi meno per pagare gli stipendi». Intanto Monica Di Cola, in qualità di rappresentante delle Rsu, ha inviato una mail ai vertici dello stabilimento chiedendo chiarimenti «sull’impiego dei lavoratori interinali temporanei. Sicuri che si sia trattato di un malinteso vi diffidiamo dal perseguire tale comportamento ricordandovi che è illegittimo e configurabile come condotta antisindacale sia l’assunzione a termine di altri lavoratori per sostituire gli scioperanti, sia la corresponsione di trattamenti di miglior favore ai dipendenti disposti a sostituire quelli in sciopero». Domani lo sciopero interesserà i giornalieri e i dipendenti del turno C e venerdì il turno D.
©RIPRODUZIONE RISERVATA