arresto di colella, interviene il vicepresidente della regione

Lolli: «Salvaguardiamo i lavoratori della Santa Croce»

CANISTRO. Il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli rompe il silenzio sulla vicenda Santa Croce e interviene parlando dell’obiettivo principale dell’ente: la tutela dei lavoratori. A distanza...

CANISTRO. Il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli rompe il silenzio sulla vicenda Santa Croce e interviene parlando dell’obiettivo principale dell’ente: la tutela dei lavoratori. A distanza di due giorni dall’arresto del patron della Santa Croce Camillo Colella, il vicepresidente Lolli si inserisce nella discussione sul futuro dello stabilimento e spiega quali sono le priorità della Regione.

«Su quest’argomento abbiamo fatto tante riunioni, e altre ne faremo, perché ci sta a cuore innanzitutto la salvaguardia dei livelli occupazionali», ha commentato. «Sto lavorando da tempo insieme ai sindacati, a Confindustria e al sindaco Antonio Di Paolo per trovare una soluzione che tuteli i 70 lavoratori dell’azienda. Purtroppo la proprietà finora ha fatto muro, ma noi profonderemo un impegno massimo per arrivare a una conclusione soddisfacente per i dipendenti». La Regione ha rilasciato alla Santa Croce una proroga per la concessione per l’uso delle acque fino ad aprile. Subito dopo è stato emesso un bando al quale hanno risposto Mastrocesare srl di Avezzano e Sorgente Santa Croce spa di Roma. Il 23 giugno la concessione per le acque è stata affidata definitivamente alla società di Colella, ma il Comune di Canistro ha presentato un ricorso al Tar chiedendo l’annullamento. La Santa Croce, però, ha presentato un Durc irregolare e il 21 ottobre è stata avviata la procedura dell’annullamento dell’aggiudicazione. «L’attività amministrativa della struttura regionale», ha concluso Lolli, «è stata svolta secondo i dettami della legislazione vigente e in coerenza con i princìpi della trasparenza e della buona amministrazione pubblica».

Eleonora Berardinetti

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