Lusi prega e lavora da artigiano

Pereto, il primo mese in convento raccontato dal custode padre Giancarlo

PERETO. Lavoro, preghiera e socializzazione. Ha trascorso cosí il senatore Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita indagato per aver sottratto 25milioni di euro dai fondi del partito, il primo mese nel convento della Madonna dei Bisognosi di Pereto dove sta scontando gli arresti domiciliari. Dal carcere di Rebibbia dove era stato rinchiuso a fine giugno il senatore, originario di Capistrello, il 18 settembre è tornato nella sua Marsica per iniziare un percorso spirituale accanto a padre Giancarlo Marinucci. «Luigi si è ben integrato nel gruppo», ha spiegato il religioso che da anni si occupa della comunità di recupero, «segue il nostro programma a partire dai momenti di preghiera, alle attività parallele fino ai servizi. Rispetto a quando è arrivato è molto più sereno e ha voglia di farsi aiutare». L'ex tesoriere della Margherita si alza presto ogni giorno e partecipa a tre appuntamenti di preghiera – alle 7, alle 12 e alle 19 – osserva i turni di pulizia delle stanze del convento o in cucina, poi si dedica con gli altri ospiti alla lavorazione del legno per la realizzazione di piccoli oggetti di artigianato. Nel tempo libero il senatore si dedica alla lettura dei quotidiani per tenersi informato. «Incontra la moglie e la figlia una volta alla settimana», ha continuato padre Giancarlo, «ma sente molto la mancanza del resto della famiglia che per il momento non può vedere. É molto socievole e comunicativo, il Signore lo sta aiutando molto in questo percorso grazie al quale sta riacquistando la voglia di andare avanti». (e.b.)

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