Macerie, lavori a una ditta marsicana

Primo appalto per la rimozione. Prorogato di un anno l’utilizzo dell’ex Teges.

L’AQUILA. Per lo smaltimento delle macerie sarà possibile utilizzare l’ex Teges anche nell’arco di tutto il 2010. La proroga, così come chiarito dall’assessore comunale Alfredo Moroni, è stata disposta a fine anno dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Intanto, ad aggiudicarsi la prima gara per la rimozione di 15 mila tonnellate di macerie, è stata l’impresa marsicana Celi.

«Sarà questa la prima ditta privata» ha spiegato l’assessore all’ambiente del Comune dell’Aquila, Alfredo Moroni «ad affiancare esercito e vigili del fuoco nell’opera di rimozione delle macerie del terremoto, quelle relative ai crolli e alle demolizioni disposte con ordinanza del sindaco. Questa gara riguarda la rimozione di 15 mila tonnellate di detriti, ma presto avremo altre imprese al lavoro che andranno via via a sostituire i vigili del fuoco che, arrivati qui da ogni parte d’Italia, dovranno rientrare nelle loro sedi».

Intanto, il 28 dicembre scorso il Tavolo Ambiente - costituito dalla Regione per affrontare il gravissimo problema dello smaltimento delle macerie - ha esaminato le 23 proposte arrivate da enti pubblici e privati cittadini. Siti in gran parte già oggetto di verifiche e analisi. E proprio i verbali dei sopralluoghi fin qui effettuati sono stati al centro della riunione alla quale hanno partecipato anche alcuni sindaci.

«Due le cose positive emerse» ha aggiunto Moroni. «La prima riguarda Barisciano, dove sarà possibile creare un sistema misto, pubblico-privato, che conentirà di accelerare i tempi delle rimozioni. A Barisciano potranno essere tre i siti utilizzabili: uno, già esistente, come deposito temporaneo di inerti; un secondo per l’indifferenziato, mentre la terza opzione riguarda «l’intombamento» delle macerie in una cava privata dismessa».

L’altro elemento positivo è rappresentato, per Moroni, dal completamento delle analisi effettuate sul secondo sito Teges a Bazzano. «Il sito è risultato assolutamente idoneo» ha chiarito l’assessore «ed è una cosa importantissima perché si tratta di un’area molto grande, tra l’altro vicinissima alla città, che potrà ospitare sia un deposito temporaneo che l’attività di riciclo. Via libera pure al riempimento di una piccola cava privata a Roio».

Positiva anche la valutazione relativa a un altro sito collocato nel comune di Isola del Gran Sasso, mentre su altri (quelli più vicini si trovano a Corfinio, Castelli, Raiano e Sulmona) è atteso ancora il sopralluogo. «Sono ancora pochi» ha concluso Moroni «ma già così avremo la possibilità di compiere un bel passo avanti».

La Regione ha, comunque, deciso di riaprire i termini dell’avviso per la messa a disposizione di altri siti, dando la possibilità a tutti i privati che verranno selezionati di partecipare ai bandi. Il Tavolo Ambiente chiederà, invece, al presidente Gianni Chiodi di cominciare a lavorare sulla valutazione dei costi per l’attivazione di procedure e impianti.
Intanto a Pizzoli, alcuni dei siti indicati per lo smaltimento delle macerie, sono stati sequestrati dalle Forestale perché occupati da discariche abusive. Aree che ora dovranno essere bonificate.