Mancini: delibera scaduta staccate le utenze provvisorie

15 Febbraio 2016

L’AQUILA. «Mentre si fa un gran parlare di sottoservizi e di ritardi nel rientro in centro storico, vengono staccate le utenze provvisorie alle attività commerciali che dopo il terremoto sono state...

L’AQUILA. «Mentre si fa un gran parlare di sottoservizi e di ritardi nel rientro in centro storico, vengono staccate le utenze provvisorie alle attività commerciali che dopo il terremoto sono state costrette a trasferirsi in periferia». A denunciare la situazione è il consigliere comunale Angelo Mancini (L'Aquila oggi) che punta il dito contro il mancato rinnovo della convenzione che permetteva alle attività commerciali del centro storico, trasferitesi dopo il terremoto in periferia, di attivare utenze provvisorie.

«Il cronoprogramma doveva prevedere che una città si ricostruisce partendo dai sottoservizi. Ma questo non è accaduto», spiega, «così oggi ci troviamo ad affrontare un dibattito inutile e spinoso: se fermare o meno i lavori per i sottoservizi, che comunque vanno fatti». A tal proposito Mancini critica anche la presa di posizione del presidente del consiglio, Carlo Benedetti, a favore di uno stop dei lavori per far rientrare i residenti in centro con utenze provvisorie. «Da una parte si promette a chi gestisce attività produttive che sarà fatto di tutto per permettere il rientro in centro, dall’altra però ci si dimentica che esiste una delibera, la 57, che concede la possibilità di attivare utenze provvisorie, necessarie al trasferimento delle stesse attività». Tra il Comune e l’Enel, infatti, è stata firmata una convenzione. «Il fatto incredibile è che gli amministratori, presi dai dibattiti sui sottoservizi, si sono dimenticati che il 31 dicembre scadeva la delibera 57», continua il consigliere. «La possibilità di avere queste utenze provvisorie, quindi, non c’è più. L’Enel ha cominciato a staccare i contatori, a partire da una attività che si trovava in via Tre Marie e che dopo il terremoto si è ricollocata a viale della Croce Rossa. Il nuovo negozio è stato lasciato senza luce ed elettricità fin dall’inizio della settimana scorsa. I proprietari si sono rivolti all’Enel e sono venuti a sapere che per un nuovo contatore è necessario sborsare 600 euro, pur avendo sempre pagato tutte le bollette». Ora è stata convocata una giunta urgente per approvare la proroga della delibera 57, che, però, poi dovrà essere portata in consiglio.

«Intanto i distacchi potrebbero continuare, a meno che il Comune e l’Enel non decidano di dialogare. Per chi ancora non conosce i tempi di rientro nella propria attività in centro storico, il ripristino delle utenze provvisorio è necessario, altrimenti si rischia la chiusura dell’attività. È inaccettabile», conclude Mancini, «che l’amministrazione comunale non abbia pensato prima a sanare questa situazione che mette in difficoltà decine di commercianti e che rischia di avere tempi di soluzione piuttosto lunghi».

Michela Corridore

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