Mariotti: più controlli nelle cucine da incubo di alcuni ristoranti

Il presidente di Ascom fidi: va tutelato chi punta sulla qualità e diffidate dei locali che offrono i menu a prezzi stracciati

SULMONA. Le gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali riscontrate nel 75 per cento delle attività di ristorazione delle località sciistiche non lasciano indifferente Claudio Mariotti.

Il presidente di Ascom fidi Ascom servizi chiede maggiori controlli, dopo il blitz dei Nas che ha riscontrato 15 baite di montagna irregolari, su un totale di 22. Ben il 75 per cento degli esercizi controllati non è risultato in regola con la conservazione di carne, pasta, sughi e salse (scaduti in alcuni casi anche da due anni) e liquori artigianali privi di tracciabilità.

Una cattiva pubblicità per l'intera categoria, che vizia il mercato della concorrenza e che soprattutto va a discapito dei ristoratori più onesti, secondo l'Ascom, che va oltre e si spinge fino alla richiesta di chiusura delle attività irregolari. «Chiediamo che siano inasprite le sanzioni per chi lavora male, in particolare nel settore della ristorazione», spiega Mariotti, «è opportuno che si proceda alla chiusura di quei locali che non sono in regola e somministrano alimenti di scarsa qualità e mal conservati a danno della salute dei consumatori. I controlli messi in atto dai Nas tutelano chi opera nel rispetto delle regole, ma resta necessario debellare la concorrenza sleale. Se ci si ferma alla sanzione amministrativa il problema non sarà risolto definitivamente come, invece, risulterebbe con la chiusura dell'attività irregolare». Mariotti punta il dito anche contro i menu a prezzi stracciati, realizzati con prodotti di scarsa qualità, a discapito della salute dei consumatori.

«Bisogna puntare sulla qualità», conclude il presidente di Ascom Fidi Ascom Servizi Sulmona, «e invece troppo spesso alcuni ristoratori utilizzano prodotti scadenti, mettendo a rischio la salute dei consumatori e penalizzando l'intera categoria. Ristoratori seri e professionali stanno lavorando nel migliore dei modi tra mille difficoltà pur di salvaguardare il piacere della buona tavola».

Nel corso del blitz dei giorni scorsi, gli inquirenti si sono trovati di fronte una serie di "cucine da incubo" (degne del noto programma televisivo), dove sono stati sequestrati addirittura 7 quintali di alimenti (fra cui tre di carne e quattro di pasta per pizza fatta lievitare in buste non idonee ai cibi). I controlli hanno portato anche alla chiusura di tre depositi alimentari e alla erogazione di ben 16 sanzioni amministrative. Gli importi delle singole multe hanno raggiunto nei casi limite anche i 25mila euro.

Federica Pantano

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