Medaglie d'onore a quattro deportati

L'AQUILA. Con una cerimonia davanti al monumento ai Caduti, alla Villa Comunale, è stata celebrata anche all'Aquila la 64ª Festa della Repubblica. Il nuovo prefetto, Giovanna Maria Iurato, insediato solo una settimana fa, ha deposto la tradizionale corona di alloro davanti al monumento ai caduti e ha letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha sfilato senza indossare la fascia tricolore, tenuta in mano in segno di protesta per la scarsa attenzione da parte del governo centrale sulle problematiche delle zone terremotate, a meno di un mese dalla scadenza della proroga delle tasse. Subito dopo il prefetto, le autorità, tra cui il vice presidente vicario della regione Abruzzo Giorgio De Matteis, e tanti cittadini, si sono spostati nella sede del consiglio regionale per la consegna delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana e delle Medaglie d'Onore ai cittadini deportati ed internati nei lager nazisti alla fine della seconda guerra mondiale.

La cerimonia del 2 giugno, si legge nel messaggio del Capo dello Stato, «intende rinnovare la fedeltà alla Costituzione ed ai valori sui quali è fondata la nostra convivenza civile». Hanno ricevuto l'onorificenza al merito della Repubblica Italiana i cavalieri Elio Argentieri, Angelo Colizza, Pio Fulvi, Gilberto Giuliani, Gianni Mattucci e Luciano Visconti. Hanno ricevuto la medaglia d'Onore due cittadini deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra: Antonio Giambattista Di Giusto e Orlando Di Piero. Altri due deportati premiati con la medaglia d'onore - Gino Liberatore e Pacifico Ricchiuto - sono nel frattempo deceduti e l'onoreficienza è stata ritirata dai famigliari. (r.p.)