Medaglie per i fratelli Durante

Balsorano e Civitella, cerimonia di consegna con Marini. Identificati gli autori dell’eccidio

BALSORANO. Mario e Bruno Durante: due eroi del nostro secondo Risorgimento. I nazisti avevano saputo che il fratello, Faustino, in quella tragica primavera del 1944, i cui eventi sono stati ricostruiti dallo storico Giovanni De Blasis, era in strettissimo contatto con i partigiani della Valle Roveto e del Frusinate. Non trovandolo, arrestarono a Meta di Civitella, dove risiedevano, Mario e Bruno, e, dopo averli portati a Tagliacozzo, sede del quartiere generale, li torturarono. Ma i due fratelli non rivelarono né il nascondiglio di Faustino, né i nomi dei suoi compagni. Furono così fucilati alla schiena e sepolti in una buca scavata da una bomba. I loro corpi non sono stati mai ritrovati. Se avessero parlato, Meta avrebbe fatto la fine di Marzabotto. De Blasis ha fatto anche i nomi degli aguzzini, tra cui tre italiani, ma nessuno di loro ha pagato. «Attribuendo la medaglia d'oro a Mario e Bruno Durante, il Paese compie un atto di riparazione verso la loro famiglia», ha sottolineato il presidente dell'associazione "Il Liri", il generale Mauro Rai, che, insieme al presidente dell'Anpi marsicana, Antonio Rosini, si è battuto, con l'aiuto dell'ex presidente del Senato, Franco Marini, per l'alto riconoscimento ai due martiri da parte del presidente Napolitano. La cerimonia della consegna ha avuto due momenti: a Meta e a Balsorano, dove i fratelli Durante erano nati. Gli ospiti sono stati accolti dai sindaci Raffaelino Tolli e Mauro Tordone. Ad apporre le due medaglie al gonfalone del Comune di Balsorano, il prefetto Francesco Alecci, che si è detto «orgoglioso di partecipare all'evento. Mi riconosco nei valori che l'Anpi rappresenta e spero, con le mie azioni, di esserne degno». Presenti alla cerimonia Bruna Maria e Federico, figli di Faustino, diventato un celebre anatomopatologo, il poeta Romolo Liberale, sindaci ed esponenti delle istituzioni locali e regionali.

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