Migliaia di euro di medicinali lasciati davanti alla farmacia

Si tratta di preparati molto costosi (372 euro a scatola), alcuni dei quali utilizzati contro il cancro Giallo sulla provenienza dei farmaci. Molte delle confezioni abbandonate sono ancora integre

L’AQUILA. In tempi di tagli alla sanità fa perlomeno rabbia un episodio di spreco sul quale qualcuno dovrà pur indagare: una vicenda che non può restare senza risposte.

Nella giornata di ieri qualcuno ha depositato, in un contenitore accanto a quello dei fermaci non più utilizzabili della nuova farmacia di Santanza, in via Beato Cesidio, delle medicine non scadute. L’attività è ovviamente estranea a quanto accaduto.

Si tratta, ed è questo l’aspetto che sorprende, di numerosi pacchi di farmaci, di cui alcuni antitumorali non scaduti e assai costosi: quasi 400 euro a scatola. Dubbi difficili da svelare sull’origine di questi medicinali. Di certo non provengono dalla farmacia di Santanza, ma al momento non si possono fare ipotesi poggiate su basi davvero solide. Nel senso che potrebbe anche trattarsi di medicine di un paziente, poi deceduto, di cui si sarebbero disfatti coloro che lo curavano. Ma è anche strano che un solo paziente potesse avere a casa tutte quelle scatole di medicinali.

Si può anche supporre che si tratti di materiale proveniente da qualche presidio medico. Ma anche qui si ci domanda la ragione per la quale qualcuno si possa essere disfatto di medicinali ancora buoni e anche molto costosi.

Non dovrebbe essere comunque impossibile per gli organi sanitari arrivare a tracciare il percorso che possano avere fatto quelle scatole ieri scaricate davanti alla farmacia comunale.

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