Miserere e incappucciati dietro il Cristo morto

19 Aprile 2014

Ecco come si vive la Passione nelle processioni marsicane del Venerdì santo Il vescovo Santoro: «Preziosa occasione per meditare sulla resurrezione»

AVEZZANO. Nel giorno più drammatico e sentito della tradizione cattolica e per migliaia di fedeli marsicani, le comunità religiose di tutto il territorio hanno dato vita alla rappresentazione simbolica della passione e morte di Gesù di Nazareth. Quella del Venerdì santo si conferma processione più sentita e partecipata in assoluto. La morte del figlio e il dolore della madre ha accompagnato i riti del Venerdì santo in tutta la Marsica. A partire dal tramonto lungo le strade di città e paesi di tutto il territorio, la pietà popolare, la devozione cristiana, la secolare tradizione si sono amalgamati con luci, suoni, profumi, abiti in un unico ideale abbraccio per consolare il dolore della Madonna nel giorno della morte di suo Figlio Gesù.

AVEZZANO.

Nel capoluogo marsicano, la processione è partita alle 19 da piazza Castello per sfilare come sempre lungo le strade della città. Quest’anno è toccato alla parrocchia di San Giovanni organizzare l’evento, coordinato dai membri della Confraternita religiosa. C'è stata come sempre la partecipazione di centinaia di fedeli. Monsignor Pietro Santoro, vescovo della Diocesi dei Marsi, ha rivolto l’invito «a vivere l’occasione come preziosa opportunità per meditare intensamente sul mistero della Passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo salvatore».

CELANO.

Come ogni anno la processione del Cristo morto, partendo dalla chiesa di San Giovanni, ha visitato le chiese di Sant'Angelo, San Rocco, Santa Maria, Madonna delle Grazie, Madonna del Carmine, San Francesco. Alla processione hanno preso parte i membri delle sette confraternite celanesi con i loro costumi, i loro simboli e i loro santi. Hanno sfilato inoltre i bambini con le vesti dei vari personaggi della passione: addolorate, veroniche, angeli e santi. Durante il percorso il coro del Miserere, come da tradizione, ha intonato i canti polifonici.

TAGLIACOZZO.

Fra le più nobili e antiche processioni della passione c'è quella degli incappucciati che si è tenuta a Tagliacozzo con il commovente corteo che raggiunge le principali chiese della città alla presenza di una schiera di incappucciati. La lunga processione per le vie del centro storico, reso suggestivo dalle fiaccole, è partita come da tradizione all’imbrunire dalla chiesa della Misericordia, in piazza Obelisco. L’antico cerimoniale rappresenta il lutto per la morte di Cristo e i volti e i corpi coperti dal cappuccio e dalla tunica neri sono figure allegoriche che rappresentano i torturatori e le pene inflitte a Gesù lungo il cammino sul Calvario.

SCURCOLA MARSICANA

Molto suggestiva è stata la processione che si è tenuta come di consueto prima di pranzo e dove hanno figurato anche gli incappucciati con tonache bianche, bordò e nere.

PESCINA

Si è rinnovata la tradizione anche a Pescina quando, verso sera, nelle sacrestie è iniziato il rito di vestizione degli incappucciati, uomini e donne del paese. Dalla chiesa di San Berardo ha dato il via al corteo funebre per le vie del centro l'uscita del primo incappucciato.

Pietro Guida

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