Molesta una nota ristoratrice, a giudizio 

Nei guai un aquilano accusato di aver perseguitato la donna che aveva rifiutato le sue proposte. Processo il 4 dicembre

L’AQUILA. Il gup del tribunale, Guendalina Buccella, ha rinviato a giudizio un aquilano con l’accusa di atti persecutori ai danni di una nota ristoratrice, che rifiutava le sue avance.
L’imputato, con accuse tutte da provare, è il 55enne Diego Arquilla il quale comparirà in tribunale il 4 dicembre prossimo.
Le accuse nel corso dell’udienza, che si è tenuta alcuni giorni fa, sono state sostenute dal pm Guido Cocco.
Il suo comportamento è stato una sorta di escalation persecutoria che ha anche comportato un divieto di avvicinamento.
Egli, infatti, le confidò di essere innamorato al punto di non poter dormire la notte e di essere passato a prendere sonniferi visto che la camomilla non bastava più. Poi lo spasimante sarebbe passato a messaggi molesti tramite Facebook o Messenger con l’effetto di peggiorare la situazione.
Come se non bastasse, l’uomo si era anche recato in una località rivierasca abruzzese nella quale la donna era andata in vacanza.
In quello stesso giorno il sospettato aveva avuto anche l’idea di recarsi da una familiare della donna, che si trova fuori dall’Abruzzo, per indurla a convincere la parente molestata della bontà delle sue intenzioni.
Ma questa donna, per liberarsi di lui, fu costretta a chiamare la polizia che fece ulteriori indagini.
L’imputato, inoltre, tentò di giocarsi le ultime carte lasciando dei mazzi di fiori davanti alla casa della ristoratrice, ma non fece altro che peggiorare le cose. Il reato si è concretizzato ingenerando nella donna il timore di violenze fisiche costringendola a cambiare abitudini.
Nel corso del processo l’imputato sarà assistito dall’avvocato di fiducia Ubaldo Lopardi.
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