Movida, battaglia in consiglio: si vota la stretta a musica e alcol 

Mercoledì adunanza aperta all’Emiciclo, in discussione un piano in 25 punti proposto dall’opposizione: ci sono lo stop alle deroghe orarie per gli eventi e i limiti alla vendita di bottiglie e cocktail fuori dai locali

L’AQUILA. L’appuntamento è per mercoledì alle 10 del mattino nel palazzo dell’Emiciclo. Maggioranza e opposizione si daranno battaglia nell’adunanza straordinaria e aperta del consiglio comunale dell’Aquila. All’ordine del giorno ci sono infatti due temi cruciali e sensibili del dibattito cittadino, al centro anche di preoccupanti fatti di cronaca: la movida e il disagio giovanile. In altre parole: la guerra tra locali e residenti sulla vita notturna del centro storico da una parte, le violenze urbane messe in scena dalle baby gang dall’altra. Al voto un piano in 25 punti, proposto dall’opposizione dopo il lungo lavoro in commissione dell’anno scorso. Ma, in particolare, si voterà una stretta alla musica – cioè lo stop alle deroghe – e alla vendita degli alcolici all’esterno dei locali.
LA STRETTA SULLA MUSICA
Promotore del dibattito in consiglio comunale su movida e disagio giovanile è stato il gruppo “Il Passo possibile”. Dopo il lavoro in commissione e le polemiche per il mancato approdo di un documento congiunto nell’assemblea civica, l’opposizione compatta ha presentato un proprio piano in 25 punti e richiesto l’adunanza pubblica in scena mercoledì. Il punto più critico impegna il Comune a «rispettare in maniera pedissequa il regolamento di polizia urbana comunale, senza concedere deroghe alle norme scritte». Al di là della frase generica, il riferimento è alle ordinanze del sindaco Pierluigi Biondi che hanno consentito la diffusione musicale, durante eventi rilevanti, oltre il limite della mezzanotte fissato dalle norme comunali.
LA STRETTA SUGLI ALCOLICI
Ma tra i 25 punti del piano c’è anche e soprattutto la richiesta di aumentare i controlli, in particolare sugli alcolici. Il piano al voto, se approvato, impegnerà infatti il Comune a «monitorare attivamente le aree critiche della città», ma anche a garantire «il rispetto delle regole sulla vendita e il consumo di alcolici, gli orari dei locali, i regolamenti riguardanti il degrado, la pulizia e la civile convivenza». E poi a «valutare di limitare la vendita di alcolici da asporto» e quindi «adottare provvedimenti quali sanzioni amministrative a chiunque vende o somministra bevande alcoliche ai minori di 18 anni».
Tra le proposte dell’opposizione al voto nella seduta del consiglio di mercoledì, c’è inoltre la promozione «di campagne di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e l’uso di sostanze stupefacenti»
IL PIANO DA 25 PUNTI
Più controlli anche con «l’installazione delle telecamere nei luoghi più a rischio» e assumendo vigili urbani stagionali per prorogare «l’imprescindibile» turno notturno della polizia municipale. E poi attivandosi «per risolvere il problema delle altre forze dell’ordine sotto organico». Ma introducendo il “controllo di vicinato”, cioè il patto di sicurezza partecipata con i cittadini.
Ma il piano propone anche di migliorare la vivibilità del centro storico, con agevolazioni fiscali per gli esercenti «che si impegnano a presentare progetti finalizzati alla difesa pubblica e ambientale», «concedendo spazi pubblici in prossimità di abitazioni solo in presenza di eventi eccezionali di rilevanza nazionale» e poi riaprendo e aumentando i bagni pubblici e adottando il piano di classificazione acustica comunale. E ancora con «una semplificazione della procedura per la concessione dei dehors» e attivandosi per risolvere la questione parcheggi e della carenza di servizi essenziali in centro storico. Nel piano, infine, anche misure per contrastare il disagio giovanile tramite progetti con associazioni e scuole, ma anche incrementando i centri «sani» di aggregazione» e le risorse per assistenza e supporto psicologico.
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