Movida molesta e nomadi: ecco la stretta del Comune 

Daspo mai applicato in due mesi, il sindaco Di Pangrazio sollecita la polizia locale «Controlli da intensificare nelle aree più critiche come Palazzaccio e via Mazzini»

AVEZZANO. Mendicanti, accampamenti di roulotte e fenomeni di movida molesta: il Comune è pronto a una stretta per reprimere fenomeni di accattonaggio e assembramenti. Con una direttiva, il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, ha infatti esortato il comando della polizia locale guidato da Luca Montanari a eseguire controlli a tappeto al fine di dare seguito al recente regolamento sul Daspo urbano (approvato il 27 marzo scorso dal consiglio comunale e finora mai applicato) che prevede «l’allontanamento di chi commette atti» e «pone in essere comportamenti contrari al decoro e alla sicurezza pubblica», oltre che di «danneggiamento, schiamazzi e violenza contro persone e cose, pubbliche e private».
Per Di Pangrazio gli agenti dovranno «prestare particolare attenzione a situazioni di possibile disagio alla popolazione come quelli dell’accattonaggio per strada, della creazione di accampamenti abusivi e assembramenti in alcune aree della città». Nei prossimi giorni, quindi, assicurano da Palazzo di città, gli agenti porranno particolare attenzione a questi fenomeni, come prima fase di applicazione del Daspo urbano. Lo scopo è «prevenire, prima ancora che reprimere, condizioni prese di mira proprio dal regolamento soprattutto in vista dell’estate che solitamente richiama una maggiore presenza di persone nelle aree all’aperto e in occasione delle tante manifestazioni pubbliche in programma». In particolare, nella direttiva inviata al comandante Montanari, il sindaco ha voluto «richiamare l’attenzione degli agenti sugli accampamenti e sulle carovane nelle zone periferiche della città, soprattutto nell’area del quartiere di Borgo Pineta, da sempre fonte di preoccupazione nella cittadinanza».
Nel mirino del primo cittadino anche gli assembramenti in alcune zone del centro, come nel parcheggio del palazzo ex Inail, meglio conosciuto come “Palazzaccio”, o nelle aree limitrofe a via Mazzini e via Nazario Sauro, «dove gruppi di giovanissimi si sono spesso resi responsabili di atti vandalici, molestie ai passanti e danneggiamenti».
Una risposta a 360 gradi, aggiungono dal Comune di Avezzano, alle esigenze e alle richieste dei cittadini per un alto livello di sicurezza e per il rispetto delle regole del vivere civile. Proprio sulle sicurezza il Comune ha investito molto, basti pensare al solo sistema di videosorveglianza recentemente implementato con nuovi dispositivi. Il regolamento sul Daspo urbano individua le aree cittadine in cui potrà essere applicata la misura. Si tratta del quadrilatero in centro; fermate degli autobus, stazioni ferroviarie, ospedali, cliniche e laboratori medici; le piazze di città e frazioni; le aree comprese entro un raggio di 200 metri da scuole e chiese; il parcheggio del cosiddetto Palazzaccio; parchi e giardini pubblici e impianti sportivi. Oltre all’allontanamento dai luoghi, sono previste sanzioni che vanno dai 100 ai 300 euro (inasprite in caso di reiterazione).
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