Multe T-red, l’incubo senza fine: pericolo di pagamenti triplicati 

Il Comune rassicura, ma la commissione d’inchiesta annunciata a maggio non è stata mai convocata L’opposizione accusa: «La maggioranza dica la verità a chi rischia azioni dall’Agenzia delle entrate»

AVEZZANO. «L’amministrazione deve dire ai cittadini la verità: ci sono colleghi consiglieri che continuano a dire di non pagare le multe del T-red in attesa della commissione», affonda il consigliere di opposizione Alfredo Mascigrande (Noi con l’Italia), «la verità è che il Comune si è arenato poiché non ha strumenti, e quindi non è nel suo potere decidere per l’annullamento dei verbali emessi. La maggioranza deve avere il coraggio di dire la verità ai cittadini che rischiano azioni persecutorie da parte dell’Agenzia delle entrate. Sul tema», conclude Mascigrande, «c’è ancora necessità di chiarezza».
COMMISSIONE MAI CONVOCATA
La commissione d’inchiesta annunciata a maggio dal Comune non sembra ancora nominata né convocata, con il risultato che molti cittadini sanzionati sono ancora disorientati. Da Palazzo di città fanno sapere di essere al lavoro per risolvere la questione, ma finora non ci sono state azioni concrete e incisive. Intanto il tempo passa e chi non ha pagato rischia una sanzione più che raddoppiata. Dopo l’arrivo dei settemila avvisi di cortesia si era creata una situazione di tensione sociale, che aveva costretto l’assessore Roberto Verdecchia a intervenire sul tema, annunciando che la polizia locale avrebbe effettuato «da subito, ed entro sei mesi, una verifica per poter comunicare agli interessati chi effettivamente è tenuto a pagare e chi, inconsapevolmente, si è visto recapitare la lettera». L’assessore aveva inoltre spiegato che nel frattempo, chi se li era visti recapitare a casa, avrebbe potuto «non tenerne conto perché degli avvisi per il ruolo, infatti, solo alcuni erano riferiti al T-red».
CHI DEVE PAGARE
In attesa di soluzioni, sono tenuti a pagare le multe del T-red tutti coloro che non hanno fatto ricorso entro i termini previsti. Le sanzioni, è bene ricordare, possono essere annullate solo in tre casi: dal prefetto o dal giudice di pace a seguito di ricorso, oppure in autotutela dietro istanza dei cittadini multati. Decorsi i termini del ricorso i verbali si consolidano e diventano esecutivi. Il rischio è che molti cittadini si ritroveranno loro malgrado a dover pagare il doppio o addirittura il triplo dell’importo iniziale. Entro cinque giorni dalla notifica della multa il cittadino sanzionato può usufruire di uno sconto del 30%. Dopo 60 giorni dal mancato pagamento invece l’importo raddoppia. Passato anche questo termine la multa approda all’Agenzia delle entrate, dove viene ricaricata delle competenze per il servizio di riscossione arrivando addirittura a triplicare. Contro la cartella esattoriale non si può più fare ricorso nel merito (se la sanzione è legittima oppure no), ma solo su eventuali errori come difetti di notifica.
LO SPORTELLO
Il comando di polizia locale, diretto da Luca Montanari, ha attivato uno sportello per i cittadini, una specie di corsia preferenziale per il controllo minuzioso di tutte le posizioni e per la validazione degli atti, che ha consentito di sanare decine di verbali evitando l’emissione di cartelle esattoriali. Le persone ricevute da maggio sono più di 1.500.
LA STORIA
L’impianto per la rilevazione delle infrazioni all’incrocio tra via XX Settembre e via dei Fiori è stato spento a febbraio dello scorso anno dopo una serie infinita di polemiche e ricorsi. In totale è stato stimato che il T-red ha immortalato 14mila automobilisti. Centinaia di multe sono state annullate per la questione riguardante la presunta doppia striscia bianca. Altre furono annullate dai giudici di pace di Avezzano. Divenne un caso politico: l’8 giugno 2019 l’opposizione votò una mozione per procedere in autotutela all’annullamento di tutte le multe non passate in giudicato. Su quello e altri punti la giunta di Gabriele De Angelis fu sfiduciata e subentrò il commissario prefettizio che, nonostante le sollecitazioni, non prese posizione sulla vicenda.