Nei paesi disponibili 83 alloggi

A Pizzoli sono 150 le richieste giunte al Comune da famiglie aquilane

L’AQUILA. Una prima ricognizione dalla quale sono spuntate 83 case di legno, da poter destinare ad altrettante famiglie del comune dell’Aquila tra quelle in attesa di collocazione. Case, evidentemente in esubero rispetto al fabbisogno locale, che la Protezione civile ha individuato a Pizzoli (81) e a Barete (2).

Si tratta di alloggi che il Comune dell’Aquila ha chiesto di poter assegnare, scorrendo gli elenchi della Protezione civile, alle famiglie rimaste tagliate fuori sia dal progetto Case che dai moduli abitativi provvisori (Map) realizzati nelle frazioni. «Una volta fronteggiata l’emergenza, la case in più realizzate nei comuni limitrofi vanno assegnate a chi non ha più un tetto sulla testa» spiega Massimo Cialente nella doppia veste di sindaco e vice commissario per la ricostruzione. «Ci sono state molte incongruenze, a cominciare dal fatto di aver destinato all’Aquila solo 1.200 Map. In altri comuni le cose sono andate diversamente. Ma si tratta di alloggi costruiti dalla Protezione civile per gli sfollati e che vanno assegnati seguendo il criterio a cui finora tutti ci siamo attenuti. L’errore è stato fatto a monte e riguarda il numero dei senza casa. Mesi fa nessuno mi ha ascoltato ed ora stiamo rincorrendo l’emergenza, sapendo di non poter trovare una soluzione per tutti».

Una richiesta di assegnazione delle case «in sovrannumero» che il Comune dell’Aquila ha concordato ieri in un incontro con la Protezione civile.
Ma per il sindaco di Pizzoli, Giovannino Anastasio, dovrà essere il suo Comune a consegnare quelle case. «Abbiamo ricevuto tante domande, circa 150, da famiglie non residenti a Pizzoli. Sfollati, soprattutto dell’Aquila» afferma «che hanno presentato direttamente al nostro Comune la richiesta di assegnazione di un Map. Siamo in grado di poter gestire noi la cosa, senza bisogno di un commissario. Domani (oggi ndr) faremo un resoconto alla Protezione civile». Secondo i dati forniti da Anastasio, a Pizzoli sono stati destinati 169 Map. «Cento quelli già pronti, ma ancora non consegnati» spiega «perché è necessario sistemare l’area esterna. Gli altri sono da completare. Le nostre famiglie in attesa della casetta sono 43, ma a maggio erano molte di più. Evidentemente, nel corso di questi 10 mesi, in tanti hanno trovato soluzioni diverse».

Il Comune di Pizzoli, dunque, vuole assegnare direttamente gli alloggi (a lavori finiti quelli disponibili saranno più degli 81 indicati dalla Dicomac) anche alle famiglie aquilane. Un «caso» destinato a suscitare polemiche.