Niente restyling, la pineta è sporca e abbandonata

Il progetto annunciato dall’amministrazione Di Pangrazio non è mai decollato Pini malati, niente punti relax per i disabili e i giochi per i bimbi già danneggiati

AVEZZANO. Un progetto innovativo finanziato grazie ai fondi Pit con viali pedonabili, gazebo in legno, strutture per l’accoglienza turistica itinerante, punti relax per diversamente abili e addirittura un punto ristoro in una delle Tre Conche. Così sarebbe dovuta diventare con i 185mila euro dei fondi Pit l’area della pineta, il polmone verde della città, oggetto di un grande disegno oggi realizzato solo in parte. La zona verde più frequentata di Avezzano è ormai tutt’altro che verde. Molti pini, malati e danneggiati dall’incuria del tempo, sono stati affiancati da nuove piante, circa 350, ma alcuni rischiano di cadere e rappresentano un pericolo per chi corre o trascorre qualche ora all’aria aperta. Il Comune ha provveduto a distribuire panche e tavoli per una sosta nel verde ma, nonostante i cestini, gli amanti dei pic-nic lasciano i resti dei pranzi e delle merende a terra sporcando e inquinando tutta l’area che resta così per giorni e giorni fino a quando non viene ripulita. Una parte dei nuovi giochi per i bambini installati è stata già danneggiata, mentre dei punti relax per i diversamente abili non c’è traccia. Non si è vista neanche la zona dedicata al turismo itinerante. Gli unici camper che si fermano e parcheggiano in una piazzola di sosta adiacente alla pineta sono quelli dei rom che di tanto in tanto arrivano per qualche giorno fino a quando non vengono fatti sgomberare. I gazebo, invece, ci sono, ma non vengono utilizzati quasi da nessuno, fatta eccezione per qualche podista che ci si ripara in caso di pioggia.

«L’amministrazione Di Pangrazio, in quanto a proclami, batte tutti, ma poi non concretizza nulla», ha commentato l’ex assessore all’Ambiente Crescenzo Presutti. «Le aree verdi sono abbandonate, la pineta in particolar modo. Del progetto iniziale si è visto ben poco, a parte la propaganda». Dalla primavera del 2014, infatti, oltre alle infrastrutture in legno non è arrivato nulla di quello che era in programma. Anche il bando per l’assegnazione del punto ristoro in una delle Tre Conche, che doveva arrivare entro giugno 2014, è ancora atteso. Nel frattempo, però, con la bella stagione gli amanti della corsa e delle passeggiate nel verde torneranno a popolare la pineta, anche se al posto dei vialetti promessi ci sarà ancora la distesa di terra e sassi.

Eleonora Berardinetti

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