No Global in marcia per il no al G8

Oggi corteo da Paganica alla Villa, si teme l’occupazione dei cantieri.

L’AQUILA. Saranno seimila. Arriveranno con i pullman da tutta Italia. Manifesteranno in maniera pacifica contro il G8. Ma l’intelligence teme assalti ai cantieri del progetto Case, provocazioni e altre manifestazioni di forte dissenso. Va bene che il corteo passerà lontano dalla zona rossa. E in un orario in cui i «grandi» avranno già preso il volo. Alle 13 la partenza dalla stazione di Paganica, poi il passaggio a Bazzano lungo la statale 17 e l’approdo alla Villa comunale. Eppure l’allerta è massima, nell’ultimo giorno di G8 che coincide con una grande manifestazione promossa dai movimenti No Global dai quali si sono dissociati i rappresentanti dei comitati civici aquilani. Tutti tranne uno, il gruppo di Stefano Frezza Epicentro Solidale, che annuncia: «Pullman sono attesi da tutta Italia.

Ne arriveranno da Siracusa, Catania, Milano, Bologna, Piacenza, Ferrara, Latina, Rieti e 15 sono annunciati da Roma. Facciamo appello affinché l’evento organizzato dal Patto di base, Cobas, Rdb e Sdl, sia pacifico e corretto. Raccomandiamo comportamenti incentrati sulla massima tranquillità. Non ci dovranno essere momenti di tensione. La riuscita della manifestazione dipende dalla tranquillità con cui si manifesterà». Frezza ha sottolineato che tutti gli aquilani che hanno aderito hanno anche fatto presente che, alla prima scaramuccia e al primo accenno di disordine, lasceranno il corteo. Noi ci siamo inseriti nella conferenza dei comitati cittadini perché anche noi perseguiamo l’obiettivo della partecipazione dei cittadini alla ricostruzione sulle scelte e sul futuro dell’Aquila».

LO SLOGAN. «Voi G8 siete il terremoto, noi siamo tutti aquilani/e». È questo lo striscione che aprirà la Marcia contro il G8 «e per la ricostruzione sociale al 100% della città» promossa dalla Rete Nazionale Contro il G8.

COLPO DI MORTAIO. Apprensione, alla vigilia, sull’autostrada A24. Una pattuglia dell’Esercito, nel corso dell’attività di controllo legata al G8, ha rinvenuto un colpo di mortaio, in pessimo stato di conservazione, in una busta da supermercato sotto un viadotto della Roma-L’Aquila. L’involucro era stato posto all’altezza del Km 27. Dopo il ritrovamento sono stati allertati i carabinieri che hanno disinnescato e quindi fatto brillare il residuato bellico.

IL PREFETTO. «Siamo in volo. Il rischio più grosso sono sempre decollo e atterraggio. Siamo decollati bene, ora affrontiamo la fase del crepuscolo in cui non bisogna abbassare la guardia e i riflessi vanno tenuti desti». La metafora del volo serve al prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli per confermare la massima attenzione per l’ordine pubblico della giornata ritenuta più «pericolosa» del G8. «Credo e confido nell’intelligenza degli aquilani. Ma anche nella civiltà delle persone che vengono da fuori per manifestare. Non sarà un’altra Genova. È cambiato il contesto e lo stesso movimento antagonista ha avuto un’evoluzione rispetto a quel periodo. Chi viene in pace sarà il benvenuto. Chi invece ha altre intenzioni subirà lo stesso trattamento delle persone controllate e fermate nei giorni scorsi».