L’AQUILA. Questura dell’Aquila in lutto. Nella mattinata di ieri è stato infatti rinvenuto il corpo senza vita di un agente della polizia stradale, di cinquant’anni, padre di due ragazzi e poliziotto stimato nel capoluogo di regione. La tragedia si è consumata, con ogni probabilità, nella notte tra venerdì e sabato. Si tratterebbe, secondo fonti investigative, di un gesto volontario.

Si indaga, in queste ore, sulla presenza di messaggi attraverso i quali sarebbe possibile ricostruire gli ultimi contatti e movimenti del poliziotto prima del tragico ritrovamento all’interno di un’abitazione di Assergi. Sarebbero stati proprio i suoi stessi colleghi a fare la dolorosa scoperta dopo che il cinquantenne non si era presentato al lavoro, come invece faceva sempre, né rispondeva alle telefonate di chi si è subito insospettito per quell’insolito ritardo.

Una doccia gelata per chi lo aveva visto regolarmente in servizio fino al giorno precedente, e che mai avrebbe potuto immaginare un esito tanto infausto. Le indagini sono affidate alla stessa polizia di Stato, anche se i contorni della tragedia sembrano già definiti.

La notizia ha provocato lo sgomento del reparto per il quale prestava servizio, così come in tutta la questura aquilana, dove vige il massimo riserbo sulla vicenda. Si tratta di un nuovo lutto che colpisce la questura del capoluogo negli ultimi anni. Nel 2019 un evento analogo aveva riguardato una poliziotta.

Un dolore che ieri si è quindi rinnovato dopo la conferma del perché di quel ritardo, e la ricerca di risposte alle mille domande di una tragedia che getta nello sconforto parenti, colleghi e amici del cinquantenne. Un lutto che ha suscitato il cordoglio di un’intera città che la vittima ha contribuito per anni a rendere più sicura.

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