Nuova legge ricostruzione, le priorità di Barca "Rientro nelle case, piccoli borghi e economia”

Il ministro per la coesione territoriale: “Entro l’estate l’estate via libera alla norma per governare i 7,7 miliardi di euro a disposizione nei prossimi 12 anni”

ROMA. A breve, entro l’inizio delle vacanze estive, verrà approvata definitivamente una norma, che sarà inserita come emendamento nel decreto crescita, relativa alla fase finale della ricostruzione dell’ Aquila e dell’ Abruzzo. Lo ha annunciato oggi il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca nel corso di un incontro con la stampa. Questo provvedimento, che sarà portato all’attenzione del Parlamento dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri venerdì scorso, «anticipa la fine dell’emergenza - ha spiegato Barca - e costruisce l’assetto che governerà la spesa di 7,7 miliardi di euro, cifra già stanziata dal precedente governo, che non includono i 2,5 miliardi spesi finora per l’emergenza, nell’arco dei prossimi 12 anni».

«L’emendamento, ha sottolineato, «conterrà principi e strumenti per risolvere due interessi particolari: tempestività e qualità e compatibilità tra interesse locale e nazionale, visto che questi 7,7 miliardi sono di tutti gli italiani». La norma, ha aggiunto, è stata messa a punto per favorire una ’modalità partecipata’, «frutto di 5 mesi di lavoro del mio staff».

Tre gli obiettivi prioritari: il rientro nelle case dei cittadini, l’attrattività dei piccoli borghi e dell’ Aquila e la ripresa economica. Gli strumenti per la ricostruzione prevedono interventi singoli, progetti complessi che possono richiedere bandi dei Comuni e la delega volontaria al Comune per la realizzazione di progetti che godono di premialità.

«Si tratta di principi generali», ha rilevato il ministro per la Coesione Territoriale, «non coercitivi». «Inoltre», ha aggiunto, «abbiamo pensato, a garanzia della qualità della ricostruzione del centro storico de ll’ Aquila, che non fosse tollerabile la presenza di ’buchi’, che danneggerebbero l’attrazione della città e che in ogni caso finora rappresentano solo l’1% sul complesso dei lavori».

Alla ricostruzione collaboreranno anche due Uffici Speciali, che saranno un soggetto terzo, «che si occuperanno di tenere alta la qualità della ricostruzione, garantendo la congruità dei progetti, facendo anche un controllo e monitoraggio al Ministero dell’Economia sui soldi spesi».

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