Oggi l’ultimo saluto a Mario “Lopez”

30 Novembre 2015

Il ferroviere di Collelongo si è spento dopo una malattia. Gli amici: «Era un buono, amava la libertà»

COLLELONGO. Ha lottato fino alla fine e a chi lo ha conosciuto ha lasciato la speranza e la forza di andare avanti e godere al meglio della vita. Ieri mattina Collelongo si è svegliata con la notizia della morte di Mario Mancini, 35enne, dipendente delle Ferrovie dello Stato.

Sul suo profilo Facebook svettano una foto di gruppo con i suoi amici e un’immagine dell’insegna del Bataclan, il locale francese attaccato drammaticamente dai terroristi dell’Is alcune settimane fa: due immagini che già da sole lasciano trasparire l’animo e il carattere socievole e impegnato del giovane.

Mancini, da tutti conosciuto con il nomignolo “Lopez”, cresciuto sui monti della Vallelonga dove amava «respirare la libertà», ha combattuto due anni contro una malattia che alla fine ha avuto la meglio. «Siamo ancora increduli», commenta il sindaco Rosanna Salucci. «È rimasto tenace e positivo fino alla fine. Non ha mai fatto trasparire sofferenza, non si è mai lamentato di un dolore e ci ha sempre regalato la speranza che potesse guarire». «Sognava di tornare al lavoro», conclude. «Era un cittadino attivo, buono con tutti, una persona come poche. Fu lui a dirmi, due anni fa, che aveva dei problemi di salute ma ha continuato a regalare a tutti un po’ della sua giovialità». Mancini è morto nella sua abitazione, circondato dall’amore della madre Assunta, il padre Natale e la sorella Monica. Non appena la notizia si è diffusa sul web sono stati tanti i messaggi lasciati sulla sua bacheca di Facebook, dove viene ricordato come una persona speciale. «Un ragazzo semplice, umile e altruista», lo ricorda l’amico Rocco Mancini, «amante della natura e impegnato nel sociale, un ragazzo veramente speciale dal cuore grande». Il 35enne faceva parte dell’associazione “La Rapela”, che raggruppa appassionati di montagna, escursionisti e alpinisti. Amava la mountain bike, lo sci, era appassionato di fotografia e tecnologia.

«Era una persona solare, amico di tutti, non diceva mai di no», commenta Manfredo Sansone, «ci ha sempre legati un’amicizia forte e salda. È stato il mio testimone di nozze. Amavamo sciare insieme, aveva la passione della neve e delle vette, dove respirava libertà. Era e sarà per sempre un amico insostituibile, di persone come lui ne nascono pochissime al mondo».

I funerali saranno celebrati oggi alle 14,30 a Collelongo, nella chiesa di Santa Maria Nuova.

Per la giornata di oggi l’amministrazione comunale ha previsto il lutto cittadino, mentre al palazzo comunale le bandiere saranno issate a mezz’asta e i negozi abbasseranno le saracinesche in segno di lutto, un ultimo saluto affettuoso a Mario «che non c’è più e che potrà soltanto guardarci dall’alto».(m.t.)

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