Oricola, ritorno anticipato alle urne

Tre gli sfidanti per il primo cittadino uscente. Tanti i volti nuovi nelle liste messe in campo

ORICOLA. A tre anni dalle scorse elezioni ad Oricola si torna al voto.

Dopo la caduta dell'amministrazione domenica e lunedì gli elettori sono chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco. Torna di nuovo in campo l'uscente Andrea Iadeluca con la lista "L'esperienza per fare scelte coraggiose". «La compagine è formata da persone che vogliono mettere le loro professionalità a servizio dei cittadini», ha precisato, «ogni candidato ha la consapevolezza di non ricercare gratificazioni personali ma l'impegno a pensare oggi il paese di domani».

Tra le priorità di Iadeluca ci sono: la realizzazione del polo scolastico, già finanziato, ampliamento del cimitero, sviluppo del turismo e un nuovo Prg.

Dopo un lavoro durato circa un anno Vincenzo Mini, 52 anni dipendente del consiglio regionale, si candida a sindaco di Oricola con la lista "Oricola Camp". «Siamo nati da un anno come gruppo collaborativo dopo la caduta dell'amministrazione», ha affermato Mini, «ci sono solo due persone che hanno avuto già esperienze in amministrazione, le altre sono volti nuovi in rappresentanza dei diversi settori». Gli obiettivi che Mini e i suoi vogliono raggiungere sono semplici: «puntiamo sulle persone e sulla qualità della vita all'interno del paese. Vogliamo creare un clima di coesione sociale e non creare barriere tra il Comune e i cittadini».

Nata da un comitato civico sorto l'estate scorsa sulla vicenda delle scuole, la lista “Partecipazione e rinnovamento” è guidata da Antonio Paraninfi, 32anni elettricista.  «La nostra è una coalizione nata tra la gente», ha spiegato il candidato, «è costituita da persone nuove alla politica e da alcuni esponenti delle precedenti amministrazioni». L'intento di Paraninfi è quello di «»scoltare la gente e cercare di rispondere alle loro esigenze. Ci occuperemo in primis delle scuole, ma anche dell'acqua e dei problemi legati alla pubblica amministrazione». Sviluppo del turismo attraverso la valorizzazione dei siti archeologici. E poi privatizzazione dell'acqua e energie sostenibili. Sono questi i punti salienti del programma di "Uniti per", con a capo Mario Prosperi, 57 anni dipendente della Rotosud. «È una lista nuova», ha commentato, «con persone che vogliono mettere l'esperienza a servizio del paese. La nostra prerogativa è quella di puntare al turismo con la valorizzazione degli scavi archeologici e la realizzazione di un museo. Inoltre», ha aggiunto Prosperi, «vogliamo sganciarci dal Cam e puntare alla privatizzazione e all'imbottigliamento dell'acqua. Importante anche lo sviluppo delle energie rinnovabili».

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