<strong>Lo sportello dei lettori. </strong>I residenti segnalano i disagi. Manca la via d’accesso

Pagliare, alloggi nella palude

Progetto Case, proteste da Sassa: acqua e fango nelle strade

L’AQUILA. «Venite a vedere la palude della piastra 9». Progetto Case, Pagliare di Sassa. Case nuove, problemi vecchi. I nuovi residenti lanciano un appello disperato: nessuno ci aiuta.

LA VIA D’ACCESSO.
Della denuncia dei lettori si fa portavoce l’ingegnere Daniele Masoni, assegnatario di un alloggio nel sito di Pagliare di Sassa «piastra numero 9» «A nome dei residenti sulla piastra 9», spiega Masoni, «vorrei segnalare la grave situazione in cui ci troviamo. Purtroppo, il disagio in cui viviamo è enorme: la piastra 9 non ha alcuna via di accesso diretta, se non da sotto la piastra. La stradina di accesso, infatti, è completamente inagibile e comunque destinata ad area verde. L’acqua, caduta abbondantemente nei giorni scorsi, è pericolosamente arrivata sino alle porte degli alloggi situati a piano terra, dopodiché, viste le bassissime temperature, si è trasformata in una grossa lastra di ghiaccio. Le cadute di bambini e persone anziane avvengono, purtroppo, regolarmente. Il passaggio dei mezzi sulla stradina crea schizzi che arrivano sino alle finestre».

AMBULANZA BLOCCATA. Nei giorni scorsi, a causa dei problemi di accesso a questa zona degli alloggi del progetto Case, anche un’operazione di soccorso è stata particolarmente difficoltosa. «Un’ambulanza», raccontano ancora i residenti, «arrivata qualche giorno fa da queste parti, non sapeva assolutamente da dove passare per poter arrivare agli alloggi. L’uscita dalla piastra 9, infatti, è possibile solo ed esclusivamente attraverso la piastra 10, contro tutte le norme di sicurezza. Basterebbe pochissimo, a nostro modesto avviso, per aprire un varco di uscita sul lato opposto, dov’è stata accantonata la terra degli scavi».

SCARICHI E CORRENTE. L’ingegnere Masoni segnala anche altri disagi di questi appartamenti. «Gli scarichi che passano sotto la piastra subiscono rotture continue, con perdite maleodoranti sulla piastra. Sono passati 39 giorni senza che nessuno sia intervenuto. Inoltre, sotto la piastra, non essendo stato fatto alcun drenaggio per l’acqua, è una continua cascata di acqua che ha creato dei veri e propri laghi. Oltretutto, la cascata d’acqua finisce in modo preoccupante su parti elettriche. Tutte queste cose sono state ripetutamente segnalate con telefonate e raccomandate, ma non vi è mai stata alcuna risposta.

Ha provveduto a un sopralluogo Maurizio Ardingo, responsabile della sicurezza, che ha preso atto della situazione ma si è dichiarato non competente in quanto, oramai, l’area non è più un cantiere e, quindi, non di sua competenza, ma che comunque avrebbe segnalato la situazione. Ci sono, poi, problemi di altra natura: impianto elettrico che non regge le piastre elettriche, con gravissimi problemi per cucinare pasti regolari per 4 persone; mancanza dei cassonetti per la spazzatura, in quanto, non essendoci via d’accesso, i mezzi Asm non sanno come arrivarci. Ma pensiamo innanzitutto alla sicurezza, che è la questione sicuramente molto più grave, considerando l’alto numero di bambini presenti negli alloggi di questa piastra. per tutti questi motivi ci siamo rivolti al Centro. Siamo fiduciosi in un vostro intervento per cercare di sbloccare la grave situazione in cui versiamo».

COPPITO 3. «I vialetti di accesso ai condomìni non sono stati ancora asfaltati e il fondo è sconnesso, vista la presenza di pietre aguzze. Troppe buche sulle vie d’accesso». Questa un’altra segnalazione da Coppito 3.