Piazza del Mercato, ora è polemica 

De Angelis a Cipollone: «Sorpreso dalla difesa del progetto, anche se tardiva» 

AVEZZANO. «Apprendo con molto piacere che dopo circa un anno di ritardi ingiustificati riprendono i lavori di completamento di piazza del Mercato e accolgo con soddisfazione le dichiarazioni dell’assessore Cipollone che l’ha definita la piazza più bella d'Abruzzo». Arriva puntuale la replica dell’ex sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, al suo vice poi defenestrato Emilio Cipollone, ora assessore ai lavori pubblici nella giunta Di Pangrazio.
Nei giorni scorsi Cipollone aveva, infatti, annunciato la volontà di completare e riaprire l’area al più presto per andare incontro alle richieste dei commercianti e dei residenti della zona alle prese con un cantiere andato ben oltre i tempi stabiliti. La fine dei lavori era prevista per novembre 2019. Il completamento di piazza del Mercato, segnato da una serie di intoppi, si è arenato di nuovo dopo la posa in opera della pavimentazione e delle piante.
L’ultimo stop in ordine di tempo è arrivato dal Rup che ha segnalato anomalie evidenziando la necessità di una «perizia di variante per la copertura della piazza», poiché per gli 850 metri di pannelli in vetro, alti 9 metri, che necessiterebbero di pulizia settimanale, non è stato previsto alcun tipo di stanziamento in bilancio». Di concerto con il sindaco Gianni Di Pangrazio, l’assessore Cipollone ha messo in cima all’agenda proprio la riapertura della piazza.
«Sono sorpreso dalle dichiarazioni del neo assessore», prosegue De Angelis, «visto che fino ad oggi non aveva mai difeso pubblicamente il progetto portato avanti per riqualificare l’area del mercato alimentare cittadino e allo stesso tempo per offrire ai cittadini uno spazio aggregativo sotto il profilo socio-culturale, ma soprattutto economico. Mi rincuora quindi apprendere che, anche se con notevole ritardo, è stata finalmente compresa l’importanza del nostro lavoro per un progetto atteso da tempo per colpa di chi ha tentato, invano, di ostacolare un’opera fondamentale per lo sviluppo della città provocando danni enormi agli esercenti e privando i cittadini della possibilità di usufruire della “piazza più bella d’Abruzzo” per oltre un anno». (f.d.m.)
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