AVEZZANO

Picchiata e segregata in casa: lui arrestato, lei ora vive in una struttura protetta

Marocchino rintracciato dalla polizia nella provincia di Rieti, aveva già il divieto di avvicinamento: violenza con calci, pugni e una mazza di ferro

AVEZZANO. Ha picchiato la compagna con calci, pugni e con una mazza di ferro, e l'ha segregata in casa. E questo nonostante il giudice gli avesse già ordinato di avvicinarsi. Lui, di origini marocchine è stato di nuovo arrestato, mentre lei nel frattempo, dopo che è uscita dall'ospedale, è stata costretta a trasferisi in una struttura protetta.

Sull'uomo, con precedenti penali, pendono le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni gravi e violenza privata, con l'aggravante di  aver più volte violato le prescrizioni imposte dalla precedente misura cautelare, assumendo, inoltre, sempre condotte pericolose e violente nei confronti della vittima.

Le indagini sono state svolte dalla Polizia giudiziaria del Commissariato di Avezzano. L’uomo avrebbe costretto la compagna a seguirla in un’abitazione, dove l'avrebbe poi picchiata e tenuta "prigioniera" per alcuni giorni.

La donna si era poi rivolta al Pronto soccorso, il cui personale aveva contattato il Commissariato. Dopo alcuni giorni di ricovero la donna è stata accomapgnata  in una struttura protetta.  L’uomo, che si era reso irreperibile da alcuni giorni, è stato rintracciato dalla polizia e arrestato nella vicina provincia di Rieti.

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