Pratiche lente, attacco a Cineas

De Santis: non si possono infangare tutti gli ingegneri, fuori i nomi dei furbi.

L’AQUILA. Prima le accuse di ritardi nel dibrigo delle pratiche, ora l’irritazione per i riferimenti da parte del vice presidente del consorzio Cineas, Marco Cincotti, ai trucchi di alcuni tecnici per ottenere il via libera alle loro pratiche. Il presidente dell’Ordine degli ingegneri della provincia dell’Aquila, Paolo De Santis, è diretto: «Se l’ingegner Cincotti ha rilevato furberie ben documentate e non carenze di documentazione deve riferire al Comune le situazioni riscontrate e non può infangare l’intero mondo professionale per nascondere la propria inefficenza».

«Gli Ordini», aggiunge De Santis, «di fronte a casi chiari e documentati, non esiteranno a prendere i dovuti provvedimenti disciplinari».
«L’ordinanza del presidente del consiglio n. 3803 del 15 agosto scorso», precisa il presidente, «introduce la presenza di Fintecna, Reluis e Cineas come supporto del Comune dell’Aquila per l’esame delle pratiche per la ricostruzione. Il meccanismo introdotto non era e non è confacente per la ricostruzione leggera - edifici con esiti B e C - stante l’emergenza abitativa per il rientro di oltre 15mila cittadini. Oggi si deve constatare purtroppo che il meccanismo non ha considerato l’emergenza abitativa».

L’Ordine degli Ingegneri si è fatto sempre portavoce «delle difficoltà dalla mancanza di un adeguato prezzario alla lungaggine dell’esame delle pratiche, chiedendo il 29 ottobre un incontro con il prefetto Franco Gabrielli, tenuto il 5 novembre da cui è scaturito il relativo Verbale d’intesa. Non ultimo il 24 dicembre l’Ordine ha chiesto nuovamente un incontro con il Prefetto, tenuto il 4 gennaio, con aggiornamento il 15 gennaio, proprio per la lentezza dell’esame delle pratiche. Il 29 ottobre Cineas, dopo ripetute richieste dell’Ordine, ha pubblicato le linee guida con le quali i propri periti esaminavano le pratiche che prevedevano una ulteriore istruttoria tecnica dopo quella effettuata da Reluis, con la conseguente paralisi dell’esame delle pratiche».

De Santis sottolinea i dati: «L’ingegner Cincotti a settembre e ottobre ha sempre riferito che stavano testando il loro sistema informatizzato per cui c’erano dei ritardi. Infatti, il 29 ottobre, e cioè dopo la prima scadenza, Cineas aveva assegnato solo 1.330 pratiche ai propri periti. Su 900 pratiche esaminate solo 200 avevano avuto esito positivo. Non si può ribadire che il sistema Cineas con i propri periti situati su tutto il territorio italiano, gestiti da un anonimo sistema informatizzato, senza un confronto con il Comune e con i professionisti è stato il vero ostacolo e per avere un presidio all’Aquila sono occorse numerose riunioni.

Cincotti riferisce che alla data del 14 gennaio Cineas aveva esaminato 5.518 pratiche di cui 4.174 pari al 76% sono state ritenute congrue. Si evince quindi un quadro estremamente positivo, frutto della professionalità e correttezza dei tecnici incaricati dai cittadini nel verificare il quadro del danno e eseguire corretti interventi di ripristino degli edifici danneggiati. Il prefetto nella riunione del 15 gennaio ha invitato il Comune dell’Aquila a prendere le dovute decisioni: rescissione dell’incarico di fatto assegnato a Cineas oppure l’assestamento del processo per snellire la ricostruzione. Oggi aspettiamo le decisioni che il Comune adotterà, ben consapevoli della delicatezza del momento e della situazione della fase ricostruttiva».