Presidio in ospedale contro i contratti a termine del Cup

Sale la protesta dei 32 lavoratori che non hanno firmato Cialente accusa: «Fatto inquietante, serve chiarezza»

L’AQUILA. Contro quella che ritengono «un’assurda ingiustizia» insceneranno oggi un sit-in al San Salvatore. I 32 addetti del Cup, il centro unico di prenotazioni dell’Asl aquilana, continuano la loro protesta e sollecitano l’intervento delle istituzioni locali. Una vicenda che il sindaco Massimo Cialente definisce «inquietante» e per la quale il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci annuncia la presentazione di un’interrogazione.

I dipendenti del Cup, assunti a tempo indeterminato, rischiano di ritrovarsi con un contratto di soli sei mesi, dopo che l’appalto per la gestione del servizio è passato nelle mani della società Gpi di Trento, subentrata alla cooperativa Capodarco. In massa si sono rifiutati di firmare i nuovi contratti, durante un concitato incontro con la ditta, culminato con l’arrivo della polizia. In attesa che la Gpi, che ha vinto un appalto da 57 milioni per gestire i Cup abruzzesi, risponda alla diffida dei sindacati regionali, i 32 lavoratori aquilani presidieranno per l’intera giornata, dalle 9,30 alle 19, l’ufficio prenotazioni dell’Asl, all’interno del San Salvatore. Per richiamare l’attenzione, ma evitare disagi ai cittadini, hanno deciso di occupare il parcheggio nelle vicinanze dell’ufficio. «Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica», spiega Giuliana Vespa, segretario provinciale dell’Ugl, «sull’assurda ingiustizia che stanno subendo questi lavoratori. Ci auguriamo che gli esponenti pubblici e le autorità interessate siano presenti e ci diano una mano per risolvere questa vergognosa vicenda, che vede penalizzare solo i lavoratori aquilani». Come sottolineato anche dal sindaco Cialente, nelle altre Asl della regione la Gpi sta riassumendo gli operatori alle stesse condizioni precedenti: «La vicenda dei lavoratori aquilani del Cup», afferma Cialente, «è inquietante. Com’è possibile che da assunzioni a tempo indeterminato si passi a tempo determinato e per sei mesi? Il governo ogni giorno ci dice che con le sue leggi sta cambiando il panorama dei contratti e all’Aquila si torna indietro? E perché solo al Cup dell’Aquila? È vero, come dicono i dirigenti della nuova società, che ciò è stato imposto dal direttore generale? Aspetto una risposta dall’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. E poiché ritengo sia una vicenda emblematica, chiedo al consigliere Pierpaolo Pietrucci di presentare un’interrogazione. Certe cose vanno affrontate per quello che sono: situazioni di scarsissima trasparenza». Invito subito raccolto da Pietrucci. La protesta di mercoledì è nata dopo che i rappresentanti della Gpi si sono rifiutati di firmare, per ricevuta, le dichiarazioni scritte in cui i lavoratori spiegavano le motivazioni della loro rinuncia ai contratti a tempo: nessun preavviso, un telegramma di convocazione in cui non veniva specificata la natura dei contratti e soprattutto il mancato rispetto del contratto collettivo del settore, che prevede, in caso di cambio di appalto, che il personale assunto a tempo indeterminato debba mantenere lo stesso trattamento giuridico e salariale.

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA