Progetti lenti, attese anche fino a 5 anni 

Tra le cause dei ritardi la presentazione della seconda parte della scheda parametrica: disatteso il termine dei 90 giorni

L’AQUILA. Il Comune ha pubblicato sull’albo pretorio l’avviso numero 67 “per la richiesta di presentazione del progetto parte seconda entro 90 giorni”. Si tratta di un avviso spesso “sottovalutato”, ma che invece, anche alla luce dei recenti rilievi della Corte dei Conti – fatti in base alla relazione fornita dagli Uffici comunali – emerge che è proprio la presentazione della scheda parte seconda a essere diventato uno dei “tappi” della ricostruzione privata. Infatti la procedura ha due pilastri: la scheda parametrica parte prima che prevede un calcolo oggettivo del contributo, determinato parametricamente in funzione delle reali condizioni di danno e vulnerabilità dell’edificio, unitamente alla valutazione dell’effettiva consistenza delle superfici e dell’eventuale presenza di elementi di pregio storico-artistico, meritevoli di una maggiorazione al livello di indennizzo base determinato. Tale fase ha la finalità di determinare prima dell’effettiva redazione del progetto esecutivo da parte del tecnico incaricato, una puntuale stima dei fondi destinabili al singolo intervento e di conseguenza una più efficace programmazione delle risorse da parte dell’Ente erogatore.
La fase della scheda parametrica parte seconda coinvolge, invece, molteplici e diversi “attori”, dall’Ufficio speciale, al Comune, alla Commissione pareri. «Fra le criticità rappresentate dal Comune», ha scritto la Corte dei Conti nella recente relazione, «è da segnalare il ritardo nella presentazione dei progetti esecutivi della Scheda parametrica parte seconda da parte dei tecnici incaricati. La procedura introdotta prevede, infatti, che, una volta autorizzata dal Comune la presentazione del progetto con la pubblicazione dell’esito dell’istruttoria della Scheda parametrica parte prima, siano assegnati ai tecnici 90 giorni per la consegna del progetto parte seconda. Tale termine è in molti casi disatteso, determinando rilevanti ritardi dei tempi complessivi del processo di ricostruzione. Ad oggi il numero dei progetti parte seconda che non risultano presentati è ancora considerevole ed è pari a 380, per un importo totale di contributi da rilasciare di 510.018.303 euro con ritardi nella presentazione che vanno dai 24 giorni agli oltre 5 anni».
Nell’avviso pubblicato ieri ci sono ben 45 progetti per il 95% localizzati nelle frazioni fra cui Coppito, Bazzano, Paganica, Collebrincioni, Arischia, Aragno, Assergi e altre. Sarebbe forse utile che il Comune trascorsi, i tre mesi, segnalasse chi ha presentato la scheda parametrica parte seconda e chi no, e non per criminalizzare qualcuno, ma per capire meglio le motivazioni di eventuali ritardi.
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