Provincia, affitti di oltre un milione per 14 uffici

Giallo nei dati ufficiali del portale: sparite la sede principale di via Monte Cagno e quella del Centro per l’impiego

L’AQUILA. Nei mesi scorsi la Provincia ha fatto un bando finalizzato a reperire nuove sedi e tagliare e razionalizzare la spesa sugli affitti.

E, mentre le Province sembrano destinate a chiudere i battenti, per L’Aquila si svolge una ricerca che sembra preludere a una vita lunga per questa istituzione che tutti danno prossima allo smembramento.

Comunque, gli affitti passivi che l’ente si sobbarca, a fronte di 14 sedi, non sono poca cosa e si aggirano sul milione e mezzo di euro all’anno. Una situazione pesante, figlia dei danni del sisma del 2009 che ha reso inagibili molti palazzi dell’ente, tra i quali la sede della presidenza in via Sant’Agostino. E le competenze della Provincia, che pure non sono mai state tante, esigono la necessità di ampie sedi.

IL GIALLO. C’è un piccolo giallo nella tavola riassuntiva delle spese per gli affitti sul sito della Provincia aggiornato al 2015. Infatti, nello spazio “amministrazione trasparente”, che riporta la tavola (in alto a destra), non compare la spesa per la sede dell’attuale presidenza, che si trova in via Monte Cagno 3 e che ospita gli uffici da anni. Lì si paga un canone annuo di 174mila euro, a fronte di spazi per oltre 1.768 metri quadrati oltre a un sottotetto. Tuttavia, a fronte del mancato aggiornamento, compare l’affitto per una spesa annua di 228mila euro per l’ufficio viabilità in un immobile di proprietà della società “I Platani” facente capo al gruppo Palmerini (Luigi è l’editore di questo giornale), anche se il contratto è scaduto e, dunque, non è più in essere, come chiariscono funzionari dell’ente. Sul sito non compare l’affitto di un immobile in via Rocco Carabba.

AFFITTI L’AQUILA. La sede della Biblioteca, un tempo ospitata in più adeguati locali in centro storico, si trova adesso in via Copernico a Bazzano e in uno stabile della società Stegi per una spesa di 168mila euro con spazi per oltre 2.400 metri quadrati oltre a una superficie scoperta di 5.500 metri quadrati data in comodato gratuito. Negli uffici di via Rocco Carabba, della società Emerald 75 di Gabriele Valentini, c’è l’Ufficio scolastico provinciale per il quale il canone si aggira sui 71mila euro. C’è poi l’affitto per 432mila euro, sempre in via Rocco Carabba, di un edificio, sempre della Emerald 75, che accoglie il Centro per l’impiego e dove sono in corso lavori. Secondo quanto riporta il sito della Provincia, si spendono 163mila euro per la sede del consiglio in via Nurzia a Pile della società Vetoio. Sempre a Pile, la Provincia paga l’affitto per altri uffici alla Mrt Group per oltre 205mila euro. Ci sono poi delle uscite annue per 116mila euro alla società Elital che possiede la sede dove c’è l’Ufficio scolastico regionale.

ALTRI AFFITTI. La Provincia paga anche altri fitti per autorimesse a Castelvecchio Subequo, Navelli, Scoppito, Tornimparte, Lucoli, Scanno, Pescina, Rocca di Mezzo dove si pagano somme dai duemila agli 11mila euro, mentre ad Avezzano, sempre per un’autorimessa in via Nobel, la spesa è di 26mila euro all’anno.

FITTI ATTIVI. Esiste anche una voce per i fitti attivi per case cantoniere a Ofena, Alfedena e Gioia dei Marsi, un immobile a Rocca di Cambio, la caserma dei carabinieri a Capestrano, una stazione per ripetere un segnale telefonico e un distributore di benzina dai quali, però, si ricava poco. In tutto la riscossione mensile non arriva a 30mila euro. Ben altri erano i conti prima del sisma, con molti immobili affittati, come, per esempio lo storico Bar Eden, ora chiuso. Anche se le opposizioni dell’epoca si facevano sentire contestando canoni troppo bassi, ma anche riscossioni lumaca. Nonostante una serie di contestazioni non avvenne nulla. Poi discorso chiuso per il terremoto.

LE CIFRE. Le somme sborsate in tutto dall’ente, stando alle voci del sito, ammontano a 1 milione e quasi 100mila euro. Ma se si aggiunge la spesa, che sul sito non compare, per la seconda sede di via Rocco Carabba, allora la somma è di 1.527,632,16. Che diventano circa 1.702.256 se si computano le spese per la sede principale di via Monte Cagno nel capoluogo.

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