Provincia, scontro dopo il rinvio

Il centrodestra: «Berardinetti (Pd) è ineleggibile». Poi salta la seduta

L’AQUILA. Scontro tra maggioranza e opposizione nella prima seduta del Consiglio provinciale: causa della lite l’eccezione di ineleggibilità per Lorenzo Berardinetti (Pd) avanzata da Gabriele Fulvimari (Pdl). Il rinvio votato dal centrodestra ha scatenato l’opposizione.

LA DIATRIBA.
La posizione del consigliere di minoranza sarebbe incompatibile, per via della sua carica nel consiglio di amministrazione di Abruzzo Engineering. La seduta, presieduta da Antonella Di Nino, sembrava avviata a toni concilianti, ma l’obiezione di Fulvimari ha dato una sterzata a un’assemblea «al vetriolo» con frequenti battibecchi tra la Di Nino e molti consiglieri di centrosinstra sulle procedure da seguire. Berardinetti è componente del Cda dal 2007 e di recente l’assemblea dei soci ha rinnovato il suo incarico con il benestare del presidente della Regione, Gianni Chiodi.

La posizione della maggioranza è stata subito chiara: votare e fare propria l’eccezione di ineleggibilità e poi votare il rinvio della seduta al 5 maggio senza provvedere alla convalida degli eletti e alle altre incombenze della seduta inaugurale. Le due votazioni sono passate con il voto compatto della maggioranza e il no delle opposizioni. Il rinvio per la maggioranza aveva il solo scopo di consentire a Berardinetti, nel giro di dieci giorni, di studiare controdeduzioni e decidere se dimettersi da uno dei due incarichi o resistere. Gli interventi della opposizioni sono stati al vetriolo: «La verità», hanno detto Stefania Pezzopane e Giovanni Lolli, «è che Del Corvo non è in grado di presentare la giunta per via dei dissidi nella sua maggioranza, Udc in particolare, e vuole prendere tempo. Tanto valeva dirlo. Siamo di fronte a un pessimo inizio di consiliatura».

«Ma se la posizione di Berardinetti», hanno aggiunto altri esponenti della minoranza del centrosinistra, «è da valutare, anche se noi pensiamo che sia tutto in regola, per quale ragione non si poteva comunque provvedere a convalidare tutti gli altri eletti e iniziare da subito a lavorare?». Gli stessi uomini della sinistra hanno portato, a conferma delle loro considerazione che lo stesso onorevole Udc Rodolfo De Laurentiis, in una recente intervista, avrebbe fatto capire che non tutto è chiarito sul loro versante politico.

INDISCREZIONI.
Pronta ma laconica la risposta di Del Corvo. «Non è vero» ha detto Del Corvo «che ci sono quei problemi sollevati dalle opposizioni. Presenterò presto la nuova giunta. Il rinvio è la scelta più logica in attesa di un chiarimento». Gli ha fatto eco Mauro Fattore. «L’intervista di De Laurentiis è solo dialettica politica e la nostra formazione è compatta. Poi quanto alla incompatibilità di Berardinetti sarebbe stato opportuno che lui stesso avesse risolto subito il problema. Ora non staremmo a fare certi discorsi». Per la giunta si parla di Mimmo Srour (Per L’Aquila), Giuseppe Tiberio (Mpa) Guido Quintino Liris (Pdl) Vincenzo Patrizi (Pdl) Marianna Scoccia (Pdl) Stefano Mariani o Vincenzo Retico (Udc) mentre per la presidenza del consiglio si fanno i nomi di Filippo Santilli (Pdl) o Andrea Gerosolimo (Udc). Sarà aquilano l’assessore alla ricostruzione.

IDV.
«È stata palpabile anche dal pubblico presente in aula» hanno detto i consiglieri Idv Lucia Pandolfi e Rinaldo Mariani, «che tutto è ricondicibile alla conflittualità emersa all’assalto alle poltrone in maggioranza. È assurdo che si sia conclusa la seduta senza l’approvazione di nessun punto all’ordine del giorno e senza la convalida dei consiglieri».

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