"Concorsone, tutto in regola", il Formez al contrattacco 

Dopo il via libera del Tar, l’istituto interviene sulle polemiche: legalità e trasparenza nel pieno rispetto delle norme

L’AQUILA. Il Formez, incassato il via libera del Tar, tesse le lodi del concorsone. Dopo le dieci domande dell’assessore regionale Gianfranco Giuliant e l’istituto ha diffuso le risposte, che riportiamo per ampi stralci. «Il concorso Ripam-Abruzzo», sostiene il Formez, «viene svolto in termini di stretta legalità e trasparenza». «Con il progetto Ripam», prosegue la nota, «il Formez ha introdotto rilevanti novità nel settore del reclutamento del personale pubblico, secondo i princìpi di celerità, economicità e trasparenza. Nel tempo, il massiccio ricorso alle nuove tecnologie ha favorito un drastico abbattimento di tempi e costi (anche dell’80%), nonché la totale trasparenza delle procedure, tanto da rendere visibili ai candidati tutte le fasi sensibili del procedimento. Quanto alla questione delle banche dati dei quesiti, in particolare di quelli attitudinali, premesso che nessuna responsabilità è imputabile ai dirigenti dell’Istituto e tantomeno al presidente del Formez, in quanto la procedura è decisa e validata dalla commissione interministeriale, va evidenziato quanto segue: i test sono finalizzati a valutare le capacità di base (attitudini e potenzialità intellettive) ritenute necessarie per l’apprendimento e il raggiungimento di un rendimento ottimale nello svolgere un determinato compito o attività lavorativa. I test Formez, di diverse tipologie dell’area verbale e numerica, misurano le attitudini all’apprendimento, secondo un processo e una “misurazione” che non possono essere alterati da fattori quali il tempo e la soglia mnemonica, a meno che non si forniscano ai candidati pochi quesiti e tempi lunghi per la memorizzazione. Il Formez da anni utilizza una banca dati di test attitudinali, curandone l’aggiornamento e la revisione insieme alle relative istruzioni e a un ridotto numero di test di autovalutazione on-line. Da questa banca dati generale, di volta in volta, vengono estratte aggiornate e pubblicate le banche dati relative a singoli concorsi, sempre molto ponderose (migliaia di test), le cui griglie di correzione sono messe in rete in un secondo momento rispetto alla pubblicazione, per scoraggiare processi di puro apprendimento mnemonico che non favoriscono la preparazione dei candidati; per ulteriore cautela, che favorisca un’analisi del quesito e non una memorizzazione della risposta, la procedura prevede la stampa per il giorno della prova di una versione diversa della stessa banca dati, cioè con quesiti e risposte “rimescolati” rispetto all’ordine di pubblicazione. La partecipazione a precedenti concorsi o a selezioni per iscrizione ad albi professionali, così come aver svolto attività attinenti ai temi concorsuali appartiene al bagaglio di conoscenze individuali che ognuno si è liberamente formato e che, chiaramente, lo accompagnerà nel momento delle prove senza costituire un vantaggio specifico né tantomeno un vantaggio delle condizioni di parità. La pubblicazione delle “griglie” offre ai candidati sia la garanzia dell’ufficialità delle risposte esatte, sia la possibilità di verificare la eventuale e “fisiologica” presenza di refusi o inesattezze conseguenti allo jus superveniens, che in genere non superano (in tutti i concorsi pubblici) l’1% dei quesiti (salvo recenti clamorosi casi che non riguardano banche dati Formez); quesiti errati che comunque è possibile fino all’ultimo istante segnalare alla Commissione che li esclude dall’estrazione il giorno della prova». Dunque, nessun problema di fuga di notizie. «A oggi, un medio utilizzatore di Internet può, quindi, consultare tutti questi test, e tutti quelli precedenti senza che ciò rappresenti “fuga di notizie”, ma opportunità di aggiornamento e formazione. Il Formez aggiorna periodicamente i test della sua banca dati e per ciascun concorso, a seconda delle sue peculiarità, ne elabora di specifici. La banca dati pubblicata il 26 ottobre sul sito Formez contiene, inoltre, un migliaio circa di quesiti specifici previsti, come spesso accade, per i particolari fabbisogni professionali individuati dal bando. L’accusa al Formez è sostanzialmente di troppa trasparenza e gratuità, poiché tutti possono accedere liberamente sia alla banca dati generale sia alle singole banche dati dei vari procedimenti. La presunta inopportunità che candidati ex dipendenti Formez già impiegati nella ricostruzione, siano “valutati” dallo stesso organismo già datore di lavoro», sostiene ancora l’istituto, «è smentita dal comma in base al quale la commissione giudicatrice, per ogni concorso, sarà designata dal presidente del Consiglio dei ministri. Tutto ciò, secondo procedure aperte e di totale trasparenza che prevedono, ad esempio, la presenza degli stessi candidati nel momento dell’estrazione pubblica dei quesiti e della loro correzione, con la possibilità di accedere agli atti on-line mediante password. Quello che è stato mostrato e impropriamente definito “librone” altro non era che una serie di fogli, inopportunamente stampati dalla rete, che nulla hanno a che vedere col volume rilegato e cellophanato di cui verranno dotati i candidati all’atto dell’inizio della prova. Tale volume, che conterrà tutta la banca dati pubblicata per il concorso sul sito Formez il 26 ottobre con un ordine dei quesiti e delle risposte chiaramente differente come prevede la procedura, non è stato ancora stampato. Le domande sul terremoto non sono state certo formulate, come insinuato da qualcuno, per dare “un aiuto ai precari dell’Aquila”, (per i quali è comunque prevista una riserva del 50% dei posti, il massimo attuabile per concorsi pubblici) bensì per verificare le competenze specifiche dei candidati trattandosi di un concorso sulla ricostruzione». Sul ritiro della candidata che ha pubblicato uno dei quesiti il Formez precisa che la «stretta osservazione» di cui sarebbe stata oggetto, secondo le parole del presidente Flamment, era da intendersi nel senso che «non le sarebbe stato possibile godere di alcun vantaggio rispetto agli altri concorrenti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA