Raccolta differenziata anche nell’area industriale

Via all’estensione del servizio “porta a porta” nella zona periferica della città Annunciati controlli marcati, per i trasgressori previste multe fino a 500 euro

SULMONA. Comincia il “porta a porta” anche nella zona industriale e artigianale di Sulmona. Con la consegna dei mastelli, iniziata ieri, comincia la raccolta differenziata anche nella parte più esterna della città. A dire il vero con qualche giorno di ritardo.

L’estensione del servizio, infatti, era prevista per la metà del mese di novembre e per la fine dell’anno si puntava a portare il servizio anche nella frazione di Bagnaturo, dove esiste una situazione paradossale. In metà del paese, quello ricadente nel comune di Pratola Peligna, è già in vigore la raccolta differenziata, mentre le famiglie che risiedono a Sulmona, che abitano dall’altra parte dell’unica strada che divide la popolosa frazione, utilizzano ancora i cassonetti. Una situazione che finora ha generato solo confusione tanto che spesso e volentieri, i bagnaturesi pratolani non fanno la differenziata e smaltiscono i loro rifiuti nei cassonetti di Sulmona. «Il ritardo è dipeso da un problema meramente tecnico», spiega l’assessore Stefano Goti. «Abbiamo dovuto razionare l’acquisto dei mastelli prevedendo anche l’ampliamento del “porta a porta” nella zona Sud di Sulmona che avverrà entro la prossima estate. E abbiamo dovuto avviare il progetto della piattaforma che consentirà ai cittadini di smaltire i rifiuti ingombranti direttamente negli spazi del Cogesa di via Noce Mattei». Sono 1200 in totale le persone coinvolte nel servizio, suddivise in 457 utenze domestiche e 146 attività artigianali e industriali residenti nell’area che dal centro commerciale “Il Borgo” arriva fino a Santa Brigida. Il Comune ha annunciato anche il potenziamento dei controlli contro chi smaltirà i rifiuti in maniera impropria, abbandonando gli ingombranti in zone isolate, oppure non differenziando i rifiuti così come prevede il regolamento che sarà consegnato alle famiglie insieme al calendario per il ritiro dei mastelli. Per i trasgressori sono previste multe fino a 500 euro. «Stiamo ottenendo risultati lusinghieri, sebbene il processo sia piuttosto complesso», afferma il presidente del Cogesa Giuseppe Quaglia. «Per quel che ci riguarda, stiamo andando avanti con il processo di cambiamento sulle modalità di raccolta e abbiamo fatto investimenti su mezzi e impianti. Ora è anche necessaria la collaborazione dei cittadini che devono impegnarsi a fare la loro parte seguendo le nostre istruzioni per differenziare al meglio i rifiuti». In centro storico, dove la raccolta “porta a porta” è attiva da qualche anno, la percentuale di differenziata ha raggiunto la soglia dell’80%.

Claudio Lattanzio

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