Regionali, Chiodi fissa la data: “Election day il 25 maggio”

Incontro tra il governatore, il presidente del consiglio regionale Pagano e il presidente della corte d’Appello dell’Aquila Schirò: si vota insieme alle Europee, a breve il decreto

L'AQUILA. Le elezioni regionali abruzzesi si svolgeranno in un'unica giornata il prossimo 25 maggio, in occasione dell'election day con Europee e Amministrative. La decisione di riallineare le elezioni dopo il voto del 15 dicembre 2008, anticipata a causa degli arresti per l'inchiesta Sanitopoli che hanno decapitato la Giunta Del Turco, è ormai presa: per l'ufficializzazione manca il varo del decreto di convocazione delle consultazioni, che sarà firmato dal presidente Gianni Chiodi, entro la metà di questo mese.

Prima di Natale è stato siglato l'atto che ha completato l'iter preparatorio di una questione che ha tenuto banco a lungo, provocando tensioni e polemiche per i costi di 15 consiglieri mantenuti in più per 6 mesi, considerando che il prossimo Consiglio sarà di 31 componenti anziché gli attuali 45. Il governatore uscente e il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, hanno incontrato il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, il magistrato Stefano Schirò, così come indica la legge: per concordare la data delle elezioni è previsto che sia il presidente della Regione a firmare il decreto, sentito il presidente dell'assemblea legislativa e d'intesa con il presidente della Corte.

«Schirò ha condiviso la nostra impostazione in relazione alla data del 25 maggio e si è detto d'accordo sull'opportunità di accorpare le elezioni con le Europee e le Amministrative in linea con la norma nazionale sul taglio dei costi», spiega Chiodi. «La concomitanza delle date e il periodo garantiranno un risparmio di costi e anche una maggiore partecipazione dei cittadini», aggiunge il presidente, annunciando che la firma del decreto ci sarà tra il 10 e il 15 gennaio prossimi.

Secondo la norma regionale, le elezioni si sarebbero dovute svolgere tra il 15 novembre scorso e il 15 marzo 2014. Lo slittamento oltre la scadenza naturale intende favorire l'affluenza ma soprattutto per risparmiare risorse, visto che le elezioni «isolate» sarebbero costate alla Regione non meno di 8 milioni di euro. Il presupposto normativo è un decreto sul contenimento della spesa emesso negli anni scorsi dal governo nazionale.

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