Reparti a rischio chiusura l’allarme lanciato dalla Cisl

Ospedale, il pericolo arriva dalla riorganizzazione prevista dal decreto Lorenzin L’assessore Paolucci: «Necessario puntare sulla qualità, i soldi vanno ben spesi»

AVEZZANO. Malattie infettive, allergologia, dialisi, chirurgia vascolare, servizio di endoscopia, radiologia interventistica, geratria, fino a emodinamica e neurochirurgica. Sono questi i reparti a rischio all’ospedale di Avezzano, in base alla riorganizzazione della sanità stabilita dal decreto Lorenzin. Ed è questo il senso dell’intervento di Giuseppe Capoccitti, responsabile Cisl Sanità Marsica, il quale, in un incontro affollato di amministratori e cittadini, ha sottolineato come, con la riforma Lorenzin, all’ospedale di Avezzano ci sono importanti reparti a rischio. L’occasione è stata la conferenza dal titolo “Il ruolo della Marsica nella nuova sanità abruzzese”, tenuta dall’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, accolto nella residenza “San Rocco” per anziani e disabili di Collelongo dal sindaco Rosanna Salucci e dal vicepresidente della Provincia Nicola Pisegna Orlando. Tra i relatori anche Giovanni De Blasis, primario del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale di Avezzano; Mario Quaglieri, primario di chirurgia della clinica Villa Letizia dell’Aquila e sindaco di Trasacco; Giancarlo Rossetti, medico di famiglia. «Non si può parlare di reparti di qualità», ha detto Paolucci, «se non si ragiona in termini di numeri e di statistiche. Non si può pensare di mantenere aperti reparti in cui si fa un intervento al giorno, perché il personale viene pagato coi soldi pubblici e quindi va ridistribuito dove ce n’è più necessità. Le spese della sanità vanno riorganizzate sulla base delle reali esigenze dei cittadini». Paolucci ha fatto richiamo più volte anche alle situazioni dei pronto soccorso abruzzesi ai quali ancora troppi utenti si rivolgono per prestazioni che possono essere eseguite da medici di base. (m.t.)

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