Ricatti hard ai politici: in quattro a giudizio all'Aquila

La Procura insiste nelle accuse: "Pressioni sulla Pezzopane e Chiodi per ottenere finanziamenti per i loro progetti"

L’AQUILA. Politici sotto ricatto da parte di personaggi del mondo dello spettacolo, tra gossip, foto, filmati e presunti scoop: la vicenda delle presunte tentate estorsioni ai danni della senatrice Stefania Pezzopane e dell’ex presidente della Regione Gianni Chiodi, ora consigliere, quando venne alla luce ebbe un clamore mediatico nazionale. I quattro imputati sono stati rinviati a giudizio dal gup Giuseppe Romano Gargarella per il 17 marzo 2017. I presunti tentativi ricattatori sono contestati al giornalista Gianfranco Marrocchi, pescarese, fotografo dei vip, 61 anni, residente a Lucoli; a Giovanni Volpe, commerciante, nato a Battipaglia 60 anni fa; a Raimondo Onesta, pratolano di 41 anni e a Marco Minnucci, 30enne nato a Fermo.

Marrocchi, Volpe e Onesta, «commettevano violenza psicologica verso Chiodi, consistita nell’affermare la disponibilità economica per realizzare un film hard sulla sua storia già nota con la consigliera regionale di parità, al fine di costringerlo a versare somme di danaro per il loro silenzio». Onesta lo induceva a prendere contatti con Marrocchi e Volpe spiegando a Chiodi che, se avesse voluto impedire la realizzazione di un film scandalistico sulla relazione tra lui e Letizia Marinelli e bloccare la pubblicazione di foto (manipolate) che lo ritraevano mentre baciava una donna, avrebbe dovuto versare 35mila euro.

Si parla di violenza psicologica anche nei riguardi della Pezzopane contestata a Minnucci e Marrocchi. «Violenza consistita», dice il pm, «nel prospettarle la pubblicazione di una foto (manipolata) raffigurante la senatrice in piscina con il suo compagno Coccia Colaiuta e con un ex narcotrafficante prospettando la possibilità di impedire la diffusione di altre foto dannose per la sua immagine politica. Marrocchi, in cambio di ciò, chiedeva alla Pezzopane un finanziamento per i suoi progetti e un sostegno per la sua attività lavorativa avanzando la possibilità di far tacere Minnucci che nel frattempo scriveva articoli su un notiziario on line».

Il fotografo dei vip non ci sta. «Lo stesso Chiodi», dice, «ha ammesso che io non l’ho mai ricattato». Del resto era stata chiesta invano la sua audizione da parte della difesa. «Quanto alla Pezzopane», aggiunge, «non potevo certo ricattarla, semmai ero io in una situazione di sudditanza psicologica. Ci sono delle telefonate, anche registrate, che mi scagionano e che faremo sentire nel processo». Gli imputati sono difesi da Angela Maria Marinangeli, Alessandro Margiotta e Luca Di Carlo, noto per essere l’avvocato di Ilona Staller, ovvero Cicciolina. Parte civile l’avvocato Piermichele De Matteis.

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