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Rimozione di eternit per tutelare la salute: in arrivo 3 ordinanze
La polizia locale chiede interventi al commissario Passerotti Atti ad Asl e Procura: «Bonifica urgente e improcrastinabile»
AVEZZANO. Ordinanza in arrivo per i proprietari di capannoni con copertura in eternit che, seppur con rischio certificato per la salute pubblica, non hanno dato corso, nei tempi previsti, alle procedure di rimozione e bonifica dei materiali pericolosi. Scaduto il termine, la polizia locale, che ha effettuato un controllo a tutto campo ad Avezzano sulla presenza di eternit (censito in quantità industriale: 50 capannoni, coperti con 35mila metri quadrati di lastre di amianto) ha girato i faldoni al commissario prefettizio, Mauro Passerotti (nonché a Regione, Asl, prefettura e procura della Repubblica) per l’emissione «urgente e improcrastinabile» dell’ordinanza di bonifica ai presunti proprietari inadempienti, I.S., P.G., L.D.P..
Si attende, quindi, l’ultimatum del commissario Passerotti, mentre per un quarto caso, poiché il curatore fallimentare A.D.M. non avrebbe effettuato l’analisi sull’amianto, il responsabile del reparto ambiente della polizia locale, il capitano Adriano Fedele, ha chiamato in azione l’Asl per effettuare la verifica sul materiale.
La lotta per liberare la città dall’eternit, materiale messo al bando dalla Legge 257, un quarto di secolo fa, però, non si esaurisce qui: in questi giorni, infatti, la polizia locale, in linea con l’indirizzo condiviso qualche tempo fa con il procuratore Andrea Padalino ha fatto partire le convocazione per altri venti proprietari di capannoni con le coperture all’amianto, affinché quella legge datata 1992 trovi completa attuazione. Nel corso dei controlli a tutto campo, comunque, finora sono stati individuati oltre 50 capannoni con tetto in amianto ed emesse decine di sanzioni per migliaia di euro: via via tutti i proprietari saranno chiamati a mettersi in regola e, se necessario, dove il materiale è deteriorato, a bonificare, altrimenti scatteranno le ordinanze del Comune con denunce e sequestri. (m.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Si attende, quindi, l’ultimatum del commissario Passerotti, mentre per un quarto caso, poiché il curatore fallimentare A.D.M. non avrebbe effettuato l’analisi sull’amianto, il responsabile del reparto ambiente della polizia locale, il capitano Adriano Fedele, ha chiamato in azione l’Asl per effettuare la verifica sul materiale.
La lotta per liberare la città dall’eternit, materiale messo al bando dalla Legge 257, un quarto di secolo fa, però, non si esaurisce qui: in questi giorni, infatti, la polizia locale, in linea con l’indirizzo condiviso qualche tempo fa con il procuratore Andrea Padalino ha fatto partire le convocazione per altri venti proprietari di capannoni con le coperture all’amianto, affinché quella legge datata 1992 trovi completa attuazione. Nel corso dei controlli a tutto campo, comunque, finora sono stati individuati oltre 50 capannoni con tetto in amianto ed emesse decine di sanzioni per migliaia di euro: via via tutti i proprietari saranno chiamati a mettersi in regola e, se necessario, dove il materiale è deteriorato, a bonificare, altrimenti scatteranno le ordinanze del Comune con denunce e sequestri. (m.s.)
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