Sacerdote alpinista precipita e muore

Padre Severin Leitner (alto prelato dei Gesuiti) era in arrampicata. Illeso l’altro sacerdote arrivato con lui da Roma

L’AQUILA. Erano arrivati da Roma per un’arrampicata sul Gran Sasso. Ma lungo la direttissima Severin Leitner, altoatesino di 70 anni, prelato della Curia generalizia della Compagnia di Gesù, è scivolato precipitando per oltre 300 metri in un crepaccio. Un volo tremendo che non ha lasciato scampo al religioso, appassionato alpinista, arrivato a Campo Imperatore con un altro sacerdote, l’austriaco Dominic Markl, 36 anni, che ha assistito impotente alla tragedia senza neppure riuscire a dare l’allarme poiché era senza cellulare. Ad allertare i soccorsi, intorno alle 11,45, è stata una turista tedesca che, al momento dell’incidente, si trovava a poche decine di metri dai due. Sul posto è arrivata subito l’eliambulanza del 118 con a bordo un medico, un infermiere e un operatore del soccorso alpino, ma l’intervento si è rivelato purtroppo inutile. La salma di Leitner è stata poi recuperata con il verricello e trasportata all’obitorio del San Salvatore. Anche l’altro sacerdote, illeso ma in evidente stato di choc, è stato recuperato e portato in elicottero al San Salvatore.

Una tragedia del tutto inattesa tanto più che i due erano ben equipaggiati anche per poter far fronte alla presenza di neve che a quella quota (l’incidente si è verificato a 2800 metri di altezza) è ancora consistente. Probabilmente è stata la perdita di un rampone a far perdere l’equilibrio al religioso, poco più su del “Sassone”. Il dramma si è consumato in una manciata di secondi. Un’eternità per l’altro sacerdote che ha visto l’amico precipitare giù.

Originario di Vandoies in provincia di Bolzano, Severin Leitner era un personaggio molto noto nell’ambito delle gerarchie ecclesiastiche. Già presidente della Conferenza provinciale dei Gesuiti in Europa centrale, ordine da cui proviene anche Papa Francesco, Leitner ricopriva dal 2012 a Roma l’incarico di collaboratore dello spagnolo Adolfo Nicolas, Preposito generale della Compagnia di Gesù. Gesuita anche il sacerdote illeso, professore a Roma di studi di Antico Testamento del Pontificio istituto biblico.

La notizia della morte di Severin Leitner ha suscitato dolore e commozione a Bolzano, sua terra d’origine. Il religioso era nato a Vandoies in Val Pusteria nel 1945 ed era diventato gesuita a vent’anni. Nel 1974 l’ordinazione sacerdotale. Quindi l’avvio della «carriera» come gesuita nella Provincia d’Austria dell’Ordine, dove diventò prima rettore del seminario di Innsbruck e poi segretario provinciale. Infine la promozione a Roma, come Consigliere generale e assistente regionale per l’Europa centro orientale (Eco), una delle massime cariche della Curia generale della Compagnia di Gesù.

Una figura molto nota in Alto Adige dove non ha mai smesso di avere rapporti con la diocesi di Bressanone, il cui vescovo Ivo Muser era stato suo compagno di corso durante il periodo di studi. Uomo di Chiesa, in passato è stato anche in corsa per diventare vescovo della diocesi altoatesina, ma anche appassionato alpinista. E il Gran Sasso, a poco più di cento chilometri da Roma, era per lui una cima a portata di mano. La stessa meta amata da Papa Giovanni Paolo II.

La salma del religioso è a disposizione della magistratura a cui è stato già rimesso dai carabinieri un primo rapporto sull’incidente. Già oggi potrebbe essere eseguita l’autopsia volta ad accertare se l’incidente possa esser stato provocato da un malore.

Intanto i tecnici del soccorso alpino rinnovano l’invito alla prudenza. Nell’ultimo mese sono stati diversi gli interventi di soccorso eseguiti sul Gran Sasso dove, intorno a quota 2400 metri, c’è ancora neve. (m.m.)

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