L'AQUILA

Scacco alla mafia nigeriana: c'è di tutto, anche il riciclaggio coi bitcoin / VIDEO E AGGIORNAMENTI

La Procura distrettuale antimafia ha fatto scattare nella notte in tutta Italia una maxioperazione della polizia con trenta misure cautelari e perquisizioni. Clan malavitoso era specializzato nella tratta di immigrati, nello spaccio e altri gravi reati: oltre 100 capi di imputazione

VIDEO-INTERVISTA: come è stato smantellato il clan

L'AQUILA. La polizia dell’Aquila, dalle prime ore di oggi, con il coordinamento del Servizio centrale operativo (Sco), ha eseguito in 14 province trenta misure cautelari in carcere e perquisizioni nei confronti di cittadini stranieri contro la mafia nigeriana. L'ipotesi d'accusa è associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al compimento di numerosi reati per quasi 100 capi di imputazione. Le indagini sono partite dalla provincia dell'Aquila.

I cittadini stranieri sono ritenuti membri dell’organizzazione mafiosa nigeriana denominata Black Axe, finalizzata al compimento di numerosi reati tra cui traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, truffe romantiche, truffe informatiche e riciclaggio anche attraverso la compravendita di bitcoin.

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Il blitz della Polizia con decine di arresti
L'operazione dello SCO contro la mafia nigeriana scattata nella notte dall'Aquila in tutta Italia

Fra gli arrestati nell'operazione che ha smantellato una rete mafiosa straniera in 14 province c'é anche il capo in Italia di una delle organizzazioni più importanti della mafia nigeriana: oltre alle 30 misure di custodia cautelare sono state effettuate 25 perquisizioni domiciliari nella province interessate dall'inchiesta coordinata dalla Procura distrettuale Antimafia dell'Aquila.

 «La scelta dell'Aquila è stata fatta perché la zona è tranquilla. Truffe romantiche su siti d'incontri e informatiche tra i reati più commessi» ha detto il vicequestore dell'Aquila, Marco Mastrangelo, in conferenza stampa. «Le indagini sono partite nel 2018 - ha riepilogato il procuratore capo dell'Aquila, Michele Renzo, capo della Procura distrettuale antimafia abruzzese - Questa organizzazione risponde agli schemi dell'associazione mafiosa. Quando si pensa alla mafia nigeriana non dobbiamo pensare solo a spaccio e prostituzione, è un'organizzazione che ha metodi sofisticati di criminalità economica. Una mafia che sta compiendo un ulteriore passo dalla violenza defragrante che incide sugli individui alla violenza sul sistema, perché questo è la criminalità economica».

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