Si canta la Desolata nella chiesa ristrutturata

Celano, il rito antichissimo torna a Sant’Angelo, danneggiata dal terremoto dell’Aquila

CELANO. Al via i riti della Settimana santa. Sette giorni nei quali si rinnovano riti antichi e suggestivi, propri di una tradizione secolare. A Celano c'è particolare attesa per la "Desolata", un rito antichissimo che viene celebrato venerdì santo, di notte, nella chiesa di Sant’Angelo, riaperta al culto dopo cinque anni. L’edificio era stato seriamente danneggiato dal terremoto che ha sconvolto l'Aquila. La Desolata è un rito molto particolare e suggestivo, di note e parole, di cui è incerto l'autore, ripresa dal manuale di devozione "Giardino Spirituale" e ripercorre le vicende della Madonna Addolorata dalla chiusura del sepolcro dove è stato tumulato il Cristo fino alla sua tristezza nel pensare alla perdita del suo popolo e alle altre anime nonostante il sacrificio del Figlio. Molto sentiti anche le cerimonie del giovedì santo: domani alle 16 messa “In cena domini” nella chiesa di Sant'Angelo seguita dalla lavanda dei piedi, rito antichissimo, che trae origini nell'arciconfraternita del Sacro Monte Pietà. Si sceglievano 12 poverelli ai quali veniva offerto il pranzo. Rito che verrà celebrato alle 18 nelle parrocchie cittadine. A San Giovanni vi parteciperanno le confraternite di Celano. Domani sera visita ai sepolcri. Venerdì processione del Cristo morto per le strade della città, con un corteo animato da centinaia di persone tra confratelli delle varie chiese e tantissimi bambini vestiti con abiti dei personaggi della Passione. La processione partirà dalla chiesa di San Giovanni alle 16.

Dante Cardamone

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