Sisma, verifiche su uno smottamento 

Completati i controlli che hanno escluso nuovi danni a chiese e scuole. Domani a Balsorano e San Vincenzo si torna in classe

BALSORANO. Si prova ad andare verso la normalità post-terremoto nei comuni di Balsorano e San Vincenzo Valle Roveto, dove i sindaci, Antonella Buffone e Giulio Lancia, confortati dai controlli che hanno escluso ulteriori danni a scuole, edifici pubblici e chiese, hanno chiuso i centri di accoglienza e i centri operativi comunali: domani riaprono le scuole. L’ultima serie di verifiche nel territorio di San Vincenzo – dove sabato sono state accertate lesioni in due case di Roccavivi – da parte dei vigili del fuoco accompagnati dal sindaco e dagli amministratori hanno fatto cessare le operazioni. Edifici pubblici, scuola media e materna del capoluogo e chiese di San Giovanni e San Vincenzo Vecchio, Santa Restituta e Morrea hanno superato l’esame. «Siamo stanchi, ma soddisfatti», dichiara Lancia, «perché non sono avvenute cose gravi, nella speranza che non succeda più nulla». «I cittadini sono tornati a casa», afferma Buffone, «compresa la nonnina 96enne di Ridotti che, per due notti, ha dormito in auto per il timore del sisma. Appena sono venuta a conoscenza della storia, durante un ampio giro di controlli per il territorio, ho pregato i parenti di portarla nel centro operativo comunale».
La “tregua” della lunga scia di scosse, oltre 100 dopo il terremoto di giovedì alle 18.35, con epicentro a Balsorano, sta sollevando pian piano l’umore dei residenti dei centri rovetani. Nel territorio di Balsorano, il sindaco, con l’ausilio dei tecnici, ieri ha effettuato altri controlli nelle frazioni. «A Case Alfonsi», aggiunge, «su un tratto di strada in frana c’è stato uno smottamento ulteriore: abbiamo messo l’area in sicurezza e riperimetrato il tratto per il passaggio dei mezzi, mentre in settimana partono i lavori di consolidamento, già in programma, coi fondi regionali per il dissesto idrogeologico. Attendiamo l’intervento della Protezione civile per rimuovere i tronchi finiti contro il pilone del ponte sul Liri che porta a Collepiano: la rimozione del materiale consentirà di verificare la tenuta del pilastro portante». Chiusa questa fase, nella speranza che sia finita qui, i Comuni si preparano a fare la stima dei danni per la richiesta di sostegno della Regione. «Appena avremo i verbali dei vigili del fuoco e definito il quadro generale», dice Buffone, «busseremo alla Regione nella speranza di trovare udienza e aiuti».
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