Slalom tra i cantieri per l’antica processione

Venerdì santo, appello del promotore Roccioletti al Comune per il percorso «Serve il via libera per sfilare accanto alla De Amicis». Scorta d’onore al Rotary

L’AQUILA. La processione fa lo slalom tra i cantieri. A sette anni dal terremoto, anche l’antico rito penitenziale collettivo del venerdì santo è costretto di nuovo a fare i conti con la situazione legata ai cantieri della ricostruzione, ai quali si sono aggiunti i lavori per la realizzazione dei sottoservizi. In alcuni casi, il tragitto consueto del corteo di religiosi e fedeli, insieme ai simboli della Passione e al simulacro del Cristo morto, insiste proprio in alcune delle zone dove sono in corso i lavori.

Da qui l’appello, rilanciato dal 93enne fra’ Salvatore Roccioletti – che nel 1954 ripristinò l’antica processione, che si fa risalire al 1500 – affinché il Comune possa provvedere «alla sistemazione di una semplice mantovana che possa consentire, così come avviene in altre zone della città, il passaggio del corteo in via San Giacomo della Marca, accanto alla basilica di San Bernardino».

Roccioletti, a questo proposito, ha contattato il Comune, che ha fatto sapere che la strada è impraticabile in quanto la scuola De Amicis è ormai da considerarsi area di cantiere. Il corteo, dunque, non potrà raggiungere piazza del Teatro, da dove sarebbe possibile evitare il saliscendi di via San Bernardino, che crea qualche difficoltà soprattutto per i simulacri più pesanti che vengono portati in processione. L’altro intoppo è in piazza Duomo, nella zona antistante la Cattedrale, ugualmente interessata dai lavori, così come via Indipendenza, percorribile soltanto in parte. Il percorso, dunque, è ancora tutto da definire, anche se in massima parte ricalcherà quello degli anni passati, con alcune limitazioni: basilica di San Bernardino, via San Bernardino, Quattro cantoni, corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo (Capo Piazza), Banca d’Italia, corso Federico II, via Cesare Battisti, piazza San Marco, via Indipendenza, piazza Duomo, corso Vittorio Emanuele, Quattro cantoni, via San Bernardino, basilica di San Bernardino.

Dopo gli alpini, che lo scorso anno – segnato anche dalla grande adunata nazionale delle penne nere che si è tenuta in città – hanno accompagnato il Cristo morto, stavolta la scorta d’onore è stata affidata al Rotary. Per questo motivo affluiranno in città componenti di vari club provenienti anche da fuori regione. I simboli e i trofei d’arte moderna che vengono portati in corteo saranno affidati alle confraternite e ai movimenti ecclesiali, che sfileranno insieme alle associazioni cittadine. (e.n.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA