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«Sono disabile e chiedo un lavoro»

Lo sfogo di Angelo Di Giacomo: voglio pagare i debiti a Equitalia

Il giovane Angelo Di Giacomo ha scritto una lettera per evidenziare la sua condizione di difficoltà.

Mi chiamo Angelo Di Giacomo, sono nato ad Avezzano il 27 dicembre 1976 e, purtroppo, la vita per me e stata una lotta dal primo momento che sono venuto al mondo. Sono nato a 6 e mesi e mezzo e, non avendo allora la medicina le tecnologie di oggi, i dottori mi avevano dato poche possibilità di vita. La voglia di vivere ha superato tutte le tecnologie di quei tempi e quindi il primo ostacolo è stata la vita stessa! Oggi ho 38 anni, sono disabile al 100% con inabilità lavorativa permanente, percepisco una pensione di invalidità di circa, 270/280 euro al mese. Sono fiero di essere cittadino italiano e la voglia di vivere è sempre la stessa. Peccato che questo governo si sia dimenticato del buon senso, uno dei primi principi fondanti della Costituzione, motivo principale della nostra situazione attuale, e per come è stato bravo a trasformare le nostra disabilità a livello sociale in categorie di fascia debole, talmente incostituzionale, da farci diventare un peso a livello etico sociale. Per me sono cambiate molte cose, ho un grande debito nei confronti di Equitalia che a tutt’oggi non posso pagare e di conseguenza aumenta sempre di più. È l’unico organo di competenza in grado di toglierti la dignità e la voglia di vivere. Mi sono messo sempre a disposizione di tutti i politici con la promessa di un lavoro a tempo indeterminato, che mi desse la possibilità di poter pagare e vivere una vita dignitosa e indipendente. Mi sono sempre arrangiato con pseudo-lavori per sopravvivere, grazie soprattutto alla mia famiglia, senza la quale non avrei potuto. Nei ultimi anni, una delle mie esperienze più importanti è stata la mia candidatura nella lista civica Avezzano Futura con Giovanni Di Pangrazio candidato a sindaco, che ringrazio per avermi fatto fare lo stage di orientamento e formazione: progetto Isola dei diversamente abili. In questa esperienza ho potuto mettere in pratica le mie abilità, quali aiutare e comprendere le altre persone. Sono una persona con un forte interesse verso gli altri, mi piacerebbe lavorare nei settori collegati alla vendita, all'economia, al marketing con obiettivi chiari e ben definiti. L'ambiente di lavoro ideale per me deve essere ben organizzato, stimolante e competitivo, un ambiente dove le persone mirano a risultati rilevanti, con uno staff di persone competenti, con un unico scopo: raggiungere l'obiettivo, migliorare la qualità di persone svantaggiate, dei portatori di handicap come me, Cercando di migliorare il mondo che ci circonda. Ho buone capacità organizzative. Sono determinato e socievole. Attualmente vivo con i miei genitori, mia madre casalinga, con problemi di salute, mio padre piccolo imprenditore costretto a mettere la società in liquidazione, e ritornare a lavorare come operaio con pseudo-lavori. vivere oggi con la paura del domani, non avendo possibilità di aiutarli economicamente in questo periodo di crisi, con la consapevolezza che se, gli dovesse succedergli qualcosa non saprei come fare per andare avanti, sono disperato non ce la faccio più a vivere a queste condizioni, non mi posso permettere una vita . dignitosa perché ancora in attesa di un lavoro a tempo indeterminato. Con l'angoscia che non possa mai avere una vita autonoma e indipendente».

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