Spese legali per le sentenze choc: superati i 5mila euro in 10 giorni

28 Settembre 2024

L’iniziativa di vicinanza verso i familiari delle vittime del sisma condannati al pagamento va avanti Primo bilancio dell’Aquila per la vita: «In campo i cittadini e anche i politici regionali e comunali»

L’AQUILA. Entra nel vivo la raccolta fondi lanciata dall’associazione L’Aquila per la vita in favore dei parenti delle vittime universitarie del terremoto del 6 aprile 2009, che si sono visti negare la richiesta di risarcimento per la perdita dei propri cari, e poi sono stati anche condannati al pagamento delle spese processuali. La campagna è frutto dell’impegno anche dell’associazione Vittime universitarie del sisma e dei comitati familiari delle vittime.
L’AQUILA PER LA VITA
«Superati i cinquemila euro» fanno sapere dall’associazione. «La sottoscrizione a favore dei parenti delle vittime universitarie del sisma 2009, condannati a risarcire allo Stato le spese di giudizio lanciata dall’Aquila per la vita di concerto con l’associazione Avus sta riscuotendo successo. Un segnale estremamente positivo che sottolinea soprattutto un’importante “memoria storica” su quanto avvenuto 15 anni fa all’Aquila. A versare fino a oggi sul conto corrente dedicato alla “causa”, sono state cittadini e cittadine ed enti di ogni parte d’Abruzzo. Diverse le donazioni arrivate da fuori provincia. Anche una parte della politica è presente in modo trasversale con donazioni di importi sostanziosi», sottolineano i responsabili della campagna. «Tre nomi per tutti: il senatore Michele Fina, l’assessore regionale Roberto Santangelo e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Testimonianza che la solidarietà non conosce colore politico. La campagna di sottoscrizione continua. Il traguardo da raggiungere per pagare la gabella di Stato», ricordano, «è ancora un po’ distante. Bisogna unire le forze e dimostrare che gli abruzzesi sono uniti e più forti delle sentenze».
Questo è l’iban dove poter fare le offerte: IT34S08327036020000000005881. Banca di credito cooperativo di Roma. Causale: “contributo spese legali 2024”».
I PRECEDENTI
La campagna lanciata solo dieci giorni nella sede dell’Aquila per la vita, rappresenta una svolta di solidarietà dal basso dopo l’indignazione suscitata dalla pubblicazione delle sentenze choc, quelle cioè che hanno negato il risarcimento a chi aveva perso ciò che aveva di più caro, vedendosi al tempo stesso tenuto al pagamento delle spese legali, quantificate in circa 14mila euro. Un mare di indignazione poi confluito a fine luglio, di fronte al palazzo di giustizia, in un sit-in culminato in corteo popolare. Ma riversatosi, poi, anche in consiglio comunale, con maggioranza e opposizioni unite nel votare all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla consigliera Simona Giannangeli, poi doppiamente emendato anche dagli esponenti di maggioranza, Livio Vittorini e Leonardo Scimia, e dalla consigliera Stefania Pezzopane.
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