Strage di camosci ad Alfedena, forse uccisi da un virus killer

Le carcasse di nove animali, 7 adulti e due cuccioli, sono state ritrovate sul monte Sterpi d’Alto. Gli esperti escludono una morte accidentale e propendono per una malattia infettiva

PESCASSEROLI. Sette camosci adulti e due cuccioli ritrovati morti sul monte Sterpi d’Alto, nel comune di Civitella Alfedena. Una strage di animali scoperta, dopo una segnalazione di un’escursionista con una operazione congiunta tra i due Corpi di sorveglianza, le Guardie del Parco e gli Agenti del Cta/Cfs il Servizio scientifico e quello veterinario. I nove camosci sono stati trovati in uno spazio circa sessanta metri quadri ad una decina di metri di distanza l’uno dall’altro, solo leggermente consumati dai predatori. Ad una prima valutazione dei veterinari intervenuti sulla carcassa, tra cui Erminia Scioli del Servizio Veterinario della ASL di Avezzano l’Aquila Sulmona, Distretto di Castel di Sangro, si escluderebbero cause accidentali di morte, come folgorazione, o precipitati in un dirupo, ed anche fatti traumatici. Lipotesi su cui si indaga è quella di una malattia infettiva, anche se per dirlo con certezza è necessario attendere le analisi di laboratorio che saranno eseguite ne prossimi giorni dopo le necroscopie.

©RIPRODUZIONE RISERVATA